Non autosufficienti, mozione Bigon-Gruppo Pd. “La regione agisca, o sarà emergenza”

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mozione pd su anziani non autosufficienti

I consiglieri regionali del Pd Veneto, Anna Maria Bigon, prima firmataria, Vanessa Camani, Francesca Zottis, Chiara Luisetto e Andrea Zanoni hanno presentato una mozione in materia di assistenza agli anziani non autosufficienti nella quale richiamano la Giunta regionale a diversi impegni per evitare che le difficoltà diventino un’emergenza inaffrontabile: adeguare il numero di posti letto per anziani non autosufficienti alla domanda effettiva ed il numero di impegnative di residenzialità alla totalità di posti letto disponibili; riadeguare l’importo delle impegnative di residenzialità in base al grado di non autosufficienza e garantire una quota equa a carico dell’ospite, parametrata alla condizione economica; potenziare i centri diurni, come risposta alternativa e complementare alla residenzialità, e ridefinire gli standard di personale, aumentando i minuti di assistenza per paziente.

Si legge nella mozione: “Nonostante l’aumento dei posti letto (previsto dalla delibera di Giunta n. 996 del 2022), risultano ancora numerosi gli anziani che, pur avendone diritto, non riescono a trovare ospitalità nelle apposite strutture. Soprattutto non è previsto l’incremento dei posti letto nelle sezioni ad alta protezione Alzheimer e nelle sezioni per stati vegetativi permanenti, cosa che con questa mozione chiediamo venga fatta urgentemente. Bisogna infatti intervenire con un’azione ampia di rafforzamento prima che l’emergenza esploda in maniera irreparabile”.

Nel testo si evidenzia che “l’introduzione di un’unica impegnativa di residenzialità del valore di 52,00 euro al giorno, al posto delle due precedenti che si differenziavano per importo e livello di gravità sanitaria dell’anziano, ha penalizzato economicamente gli anziani non autosufficienti più gravi. Si registrano inoltre numerosi casi di cittadini che, pur avendo diritto all’erogazione dell’IdR non ne sono beneficiari per l’insufficiente numero di impegnative finanziate dalla Regione”.

Altro nodo critico da affrontare, quello degli standard funzionali minimi necessari al rilascio dell’autorizzazione al funzionamento e all’accreditamento dei centri di servizi per anziani non autosufficienti: “da un punto di vista quantitativo, dal 2007 al 2022 gli standard sono stati rivisti al ribasso. Si è infatti passati dai 1.122 minuti medi per settimana di assistenza minima per ospite, ai 1.099 minuti. Una riduzione, finalizzata al risparmio economico, che sta comportando un’ovvia diminuzione della qualità del servizio”.

La mozione chiede inoltre di “includere le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative nel Tavolo interistituzionale per l’area anziani non autosufficienti e nei centri di servizi. Si tratta di interlocutori che avrebbero modo di contribuire, con la loro partecipazione, al miglioramento delle decisioni prese, portando anche il punto di vista di lavoratori e pensionati”.