Il duello Conte vs Renzi pagato solo dall’Italia, Zanettin: l’aiuto di Clemente Mastella invocato dai Cinque Stelle è una nemesi storica

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Clemente Mastella
Clemente Mastella

On Pierantonio Zanettin come giudica la giornata di ieri alla Camera?

Conte ha incassato la fiducia, come da pronostico, ma esce molto indebolito. Comunque la giornata decisiva è quella di oggi. Al Senato i numeri ballano e non è detto che ottenga la maggioranza assoluta. In queste condizioni è impossibile governare.

Secondo lei perché Italia Viva, che ha aperto la crisi, poi si è astenuta?

Pierantonio Zanettin in aula alla Camera
Pierantonio Zanettin in aula alla Camera

Renzi temeva che il gruppo, che non era proprio convintissimo della rottura, si spaccasse, se si rischiavano le elezioni anticipate. In questo modo ha salvato Conte ed ha salvato anche il suo gruppo, ma ha fatto una scelta inspiegabile all’opinione pubblica, che ne indebolisce l’immagine.

Chi fra Renzi e Conte ha vinto la partita?

Secondo me nessuno dei due. Entrambi escono ammaccati dallo scontro. Renzi puntava a sostituire il premier e non vi è riuscito. Conte ha salvato la pelle, ma si trova sostenuto solo da una maggioranza risicata e raccogliticcia, con cui farà poca strada.

Neanche il Centro destra però ne esce bene, Renata Polverini ha votato la fiducia a Conte e forse altri esponenti di Forza Italia seguiranno il suo esempio oggi al Senato

La scelta della Polverini è stata una sorpresa per tutti, anche se da tempo dichiarava di essere insofferente alle scelte del nostro partito nell’ambito dello schieramento di  centro destra. Ma non credo che ci saranno altre defezioni al Senato.

Si sarebbe mai aspettato i Cinque Stelle che invocano l’aiuto di Clemente Mastella?

E’ una autentica nemesi storica. Quelli che dovevano aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno, per salvare la “carega” ora accolgono a braccia aperte,  come salvatori della Patria , Mastella e  Tabacci e blandiscono pure Cesa e De Poli. Davvero uno spettacolo surreale. Peccato che pagarne il prezzo è l’Italia, che rischia il collasso.