Casale sul Sile, Quarto d’Altino ed ora Roncade: si va verso un maxi-polo logistico nel Trevigiano. “Il continuo susseguirsi di nuove decisioni comporta un’insopportabile incertezza che non giova né agli investimenti né ai cittadini” afferma +Europa Treviso in una nota che pubblichiamo.
“Gli eventi evidenziano un’assenza cronica della Regione, incapace di farsi carico del suo ruolo di coordinamento tra comuni e di programmazione per il futuro del territorio. Il progetto presentato a Casale sul Sile ha messo alla luce i forti limiti della Legge Regionale 14/2017, che sulla carta si pone l’obiettivo di portare il Consumo di Suolo a Zero entro il 2050. Come dimostra il rapporto ISPRA del 2019, la legge regionale non funziona: di fatto essa concede ai comuni la possibilità di andare in deroga come e quando vogliono.
Noi di +Europa Treviso siamo convinti che un centro logistico possa rappresentare un’opportunità lavorativa e di crescita per il territorio. Questo, tuttavia, deve avvenire all’interno di un quadro regionale di sviluppo che preveda naturalizzazione di altro suolo impermeabile inutilizzato (o sottoutilizzato) ed investimenti strutturali sulla viabilità, oltre al coinvolgimento delle comunità”.
“Nel caso del progetto presentato a Casale sul Sile, si parla di un’opera edilizia che invaderebbe una superficie sei volte superiore a quella ufficialmente consentita, dopo un lungo e poco coerente iter amministrativo. Il tutto avverrebbe proprio per la possibilità di deroga, senza una chiara strategia regionale compensativa e rispettosa del territorio”.
“Continua a mancare da parte della Regione la capacità di conciliare bisogni produttivi e prospettive occupazionali con la necessaria pianificazione territoriale. Questa rotta deve essere invertita a maggior ragione per il nuovo corso intrapreso dall’Unione Europea con gli obiettivi del Next Generation EU (Recovery Plan). Coniugare sostenibilità ambientale e sviluppo economico è, infatti, uno dei principali obiettivi a cui anche il Veneto -conclude la nota – dovrà attenersi nella realizzazione di nuove opere pubbliche e di strutture commerciali e abitative”.
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