Venetisti a processo per “istigazione a disobbedienza fiscale”, avvocato Fogliata: “contesterò l’accusa con forti argomenti giuridici”

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Venetisti fuori dal tribunale di Vicenza per sostenere i 32 accusati di istigazione alla disobbedienza fiscale
Venetisti fuori dal tribunale di Vicenza per sostenere i 32 accusati di istigazione alla disobbedienza fiscale

Si è svolta oggi pomeriggio a Vicenza un’altra udienza del processo a carico di 32 cosiddetti “venetisti” provenienti da diverse province venete accusati di “associazione a delinquere finalizzata all’istigazione alla disobbedienza fiscale” e anche altri reati tra cui “resistenza a pubblico ufficiale”. All’esterno del tribunale come nelle scorse occasioni un folto gruppo di venetisti hanno manifestato il loro sostegno agli imputati ribadendo di disconoscere lo Stato italiano e facendo riferimento alla legge 881/77 cioè la legge con cui l’Italia ha ratificato il “patto internazionale relativo ai diritti economici, sociali e culturali, nonché del patto internazionale relativo ai diritti civili e politici” che stabilisce tra le altre cose il “diritto all’autoderminazione dei popoli”.

venetisti fuori dal tribunale
venetisti fuori dal tribunale

Abbiamo sentito l’avvocato veneziano Renzo Fogliata, loro difensore e “vecchia” conoscenza del nostro direttore, allora imprenditore a Roma nel campo dell’informatica e da lui difeso per un’importante e vittoriosa vicenda dal 1992 ai primi anni 2000.

Il cassazionista veneziano, anche lui cultore dell’indipendenza veneta e delle sue radici storiche, non ha voluto anticiparci la sua tesi difensiva, limitandosi a dirci che nella prossima udienza, il 26 febbraio, “contesteremo con argomenti giuridici la tesi dell’accusa”. Per quanto riguarda la giornata di oggi, il tema è stato tecnico e legato alla sostituzione del collegio giudicante e alle questioni sollevate dall’avvocato Fogliata circa il principio di immutabilità del giudice.

processo a veentisti per istigazione a disobbedienza fiscale a Vicenza
processo a veentisti per istigazione a disobbedienza fiscale a Vicenza

“Oggi ci sono state discussioni importanti dal punto di vista giuridico – ci spiega – c’è stato un rinvio al 26 febbraio per l’impedimento del presidente della sezione dottor Miazzi e il suo sostituto voleva discutere il processo subito con il nuovo collegio giudicante, ma ho sollevato una serie di questioni giuridiche”.

“Il tema – ci spiega ancora Fogliata –  è quello dell’immutabilità del giudice, principio sancito dall’ articolo 525 del codice penale: si deve essere condannati o assolti dallo stesso giudice che segue il processo, oppure, se cambia giudice, si devono sentire di nuovo i testimoni, perché il nuovo giudice si deve fare una sua idea. Ma c’è stata un’arbitraria, infondata e pretestuosa sentenza della Cassazione che ha annullato l’immutabilità. Cioè un imputato fa tutta l’istruttoria con un giudice e se il giudice cambia, i testimoni potrebbero non essere risentiti. A questo ci siamo opposti”.