Oggi a mezzogiorno l’ex presidente della BCE Mario Draghi riceverà dal presidente della Repubblica Mattarella l’incarico di formare un nuovo governo. Non si sa ancora se sarà un governo politico o tecnico, anche se la seconda ipotesi pare la più probabile. In ogni caso avrà bisogno di una fiducia parlamentare. A tal proposito Mattarella vorrebbe che tutte le forze politiche votassero la fiducia al governo Draghi, ma è più probabile che ci si accontenti di avere una maggioranza più solida del Conte bis. Nel 2011 a Monti bastarono PD e Forza Italia, questa volta a Draghi oltre a PD, Forza Italia, Italia Viva, servirebbe almeno anche il Movimento 5 Stelle. Dato per scontato il no di Fratelli d’Italia, anche la Lega è un’incognita, soprattutto dopo le aperture europeiste e anche pro-Biden di Giorgetti. Ma dall’altra parte non è scontato nemmeno il sì del M5S che potrebbe dividersi, questa volta in maniera irreparabile, con Di Battista già pronto a guidare la frangia ribelle. Ma d’altro canto anche la parte più istituzionale del Movimento continua a sostenere Conte e afferma di preferire le elezioni al governo Draghi. Esemplari a tal proposito sono le dichiaraizoni dei deputati Trizzino e Raffa, di segno opposto.
“Se Draghi otterrà l’incarico pieno e la fiducia parlamentare, il suo governo dovrà rappresentare le forze politiche che lo sosterranno ed essere composto da ‘ministri politici’ e rappresentativi in linea di continuità con la precedente esperienza. Anche Conte era estraneo alla politica ma ha saputo egregiamente guidare governi politici formati da politici. Lo stesso dovrà fare Draghi: entrare in sintonia con i cittadini più deboli, bisognosi e vulnerabili. Dovrà occuparsi della questione sociale e sanitaria in misura almeno pari a quella economica e finanziaria. Non credo che il M5S possa sottrarsi all’appello alla responsabilità che è stato rivolto dal Capo dello Stato a tutte le forze politiche per fare fronte comune e compatto nel momento più difficile per il Paese dal dopoguerra. Sarebbe da irresponsabili e noi non lo siamo mai stati. Il M5S deve contribuire alla formazione del governo con propri ministri” scrive su Facebook Giorgio Trizzino.
“Diremo No a Draghi e a qualsiasi altra opzione di governo tecnico. Eravamo stati chiari che non avremmo appoggiato nessun Premier incaricato se non Conte – scrive invece, sempre sui social, strumento fondamentale in questi anni per il Movimento, la deputata Angela Raffa -. Su questo non si può transigere. Continuiamo insieme a Conte la battaglia per un’Italia migliore, noi saremo al tuo fianco ed affrontiamo uniti le elezioni (che si potrebbero tenere a giugno, sistemate le attuali emergenze). Difendiamo il tanto lavoro fatto insieme”.