Campo Marzo, via gli aceri: arrivate 64 nuove piante lungo viale Dalmazia

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Entro la prossima settimana lungo viale Dalmazia saranno messe a dimora 64 nuove piante.

A dare l’annuncio questa mattina in occasione di un sopralluogo a Campo Marzo sono stati il sindaco Francesco Rucco e l’assessore al verde pubblico Mattia Ierardi.

Erano presenti anche, per lo studio Progea, i due dottori forestali Cesare Cariolato, direttore lavori, progettista e vicepresidente dell’Ordine dei dottori agronomi e forestali della provincia di Vicenza, e Michele Carta, co-progettista.

“Si tratta di un primo stralcio nell’ambito di un progetto molto più ampio di rifunzionalizzazione di Campo Marzo e dell’area urbana circostante fino al giardino Salvi, viale Eretenio, viale Milano e zona stazione – ha spiegato il sindaco Francesco Rucco –. Dal momento che la maggior parte delle piante presenti erano malate o compromesse, abbiamo deciso di sostituirle con altre (bagolari) che, secondo uno studio eseguito e in base a verifiche di compatibilità, anche sul lungo termine, sono più adatte al luogo. A partire da questo intervento, quindi, al quale ne seguiranno molti altri, arriveremo a realizzare un grande obiettivo di questa amministrazione: la creazione di un quartiere verde che riqualificherà la zona centrale della città”.

Prende il via oggi il progetto dell’amministrazione “per il nuovo Campo Marzo” che farà tornare l’area verde alla monumentalità di un tempo – ha dichiarato l’assessore al verde pubblico Mattia Ierardi –. Vogliamo rendere questo viale importante come una volta, dando risalto alla bellezza di questo parco storico e riportandolo alla sua maestosità. Si tratta del primo passo verso la completa sostituzione delle piante presenti lungo viale Dalmazia che restituirà alla città un’area verde monumentale”.

Il progetto, partito dalla rilevazione che ben il 50 per cento delle piante presenti era in condizioni di deperimento o morte, vede la messa a dimora di 64 celtis australis (detti bagolari o spaccasassi), piante monumentali, con un’altezza di 20-25 metri, più adatte al luogo e ai sempre più frequenti cambiamenti climatici e che garantiranno un maggiore sviluppo dimensionale.

Una volta messa a dimora la pianta, il tronco viene protetto con la posa di tre pali intorno, a protezione di corteccia e tronco da eventuali urti.