Covid, Amnesty presenta “Abbandonati”: dossier su Rsa in Lombardia, Emilia e Veneto:”servizi inadeguati, personale sottopagato”

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Anziani in una RSA veneto
Anziani in una RSA

“Le criticità principali riscontrate che concorrono alle violazioni dei diritti sono croniche e sono esplose con la pandemia evidenziando come il settore sia stato deprioritizzato rispetto a quello sanitario. Innanzitutto l’inadeguatezza dei servizi esistenti per rispondere ai bisogni di anziani con patologie croniche, anche a causa dei tagli negli anni, poi le condizioni contrattuali e lavorative del personale sanitario, peggiori rispetto al settore ospedaliero. E ancora la carenza di organico che si è venuta ad acuire nei primi mesi del 2020, sottoponendo operatori a stress fisico e psicologico e a un forte rischio di contagio”.

Lo hanno detto i rappresentanti di Amnesty International, in audizione in commissione Diritti umani in Senato, presentando il rapporto “Abbandonati” sulla situazione delle Residenze sanitarie assistenziali in tre Regioni del Nord Italia, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto, nell’area più duramente colpite dal virus durante la prima ondata.

“Oggi, a più di un anno dall’inizio dell’emergenza – hanno aggiunto – la mancanza di personale resta una criticità centrale anche in regioni che erano riuscite a gestire meglio la prima ondata, come il Veneto. A questo si aggiunge un preoccupante clima di ritorsioni e intimidazioni, che si è venuto a creare all’interno delle strutture ai danni di operatori che hanno deciso di denunciare la malagestione dell’emergenza e le lacune in termini di dpi, tamponi e trasparenza. Infine, altro tema critico è quello del quadro della governance del settore, anche a causa della frammentazione normativa”.

Fonte Public Policy