Il settore automotive in Veneto: bilanci e previsioni

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Auto: il mercato in Veneto e i depositi di veicoli
Auto: il mercato in Veneto e i depositi di veicoli

Se l’economia è sempre stata una materia in forte cambiamento e con molte variabili da considerare, la scossa ricevuta dall’epidemia di Covid-19 ne ha smosso ancora di più i pilastri portanti. Nel 2020, infatti, molti settori dell’economia nazionale sono stati colpiti duramente e le risposte non si sono dovute far attendere. Nuovi trend e tendenze si stanno concretizzando in ogni parte del territorio italiano, poiché ogni regione è colpita in modo diverso. In particolare, il Veneto ha adattato la propria risposta alla particolare situazione emergenziale, facendo scaturire nuove prospettive e idee per il futuro.

La crisi del mercato automobilistico in Veneto e la debole ripresa

Storicamente il mercato automobilistico in Veneto è stato uno dei più duramente colpiti in Italia a partire dalla crisi economica del 2009. A partire da quell’anno molte persone si sono viste ridurre di molto il proprio potere di acquisto, cosa che è andata immediatamente a ripercuotersi sui grandi numeri dell’automotive.

Dopodiché, nonostante alcuni segnali di ripresa delle attività e un indice in salita delle vendite, nel 2013 una nuova crisi ha colpito il mercato dell’auto in Veneto. In quell’anno, infatti, a seguito di vari fattori contingenti, il mercato subì una ulteriore brusca frenata, facendo aleggiare la paura di una nuova crisi, com’era avvenuta pochi anni prima. Ciononostante, grazie alle manovre finanziare, sovvenzioni statali e investimenti da parte di privati ed aziende il mercato automobilistico si è lentamente ripreso, facendo segnare delle chiusure il più delle volte in positivo.

Il trend di nuove immatricolazioni nel 2020

Stando alle ricerche pubblicate dalla Confcommercio Veneto, il mercato dell’auto è in costante ma lenta ripresa dal 2013 in poi. Il 2020 è stato certamente un anno difficile per tutti, in quanto la nuova situazione completamente imprevista, il susseguirsi di chiusure generalizzate e un continuo ricambio di leggi per adattare la vita sociale, politica ed economica del Paese al diffondersi del virus hanno minato indubbiamente il potere e il comportamento di acquisto dei consumatori.
Dicembre 2020, mese in cui va a chiudersi il quarto trimestre fiscale e l’anno fiscale, riesce tuttavia a portate delle notizie di sollievo nonostante i timori che il Covid-19 ha portato con sé.
Il mese si chiude con un totale di 105.122 nuove immatricolazioni, considerando l’insieme delle automobili che siano ad uso privato oppure professionale. In totale il mercato vicentino segna un trend di crescita pari al +4,21%, un segnale di timida ripresa positiva. Verificando i risultati delle immatricolazioni per province al primo posto Confcommercio Veneto segna i migliori risultati per Venezia, che realizza infatti un aumento delle immatricolazioni auto del 10,28%. Con pochi punti percentuale in meno segue la provincia di Vicenza, che segna un aumento del 7,16%. Appena dopo Padova, con l’aumento del 4,67%. Verona e Treviso invece segnano dei risultati molto simili, rispettivamente con un aumento del 1,69% e dell’1,68%. Infine, chiude la coda degli aumenti in positivo la provincia di Belluno, che segna lo 0,91% in più. Unica nota negativa in questa sfilza di numeri positivi è la provincia di Rovigo, dove purtroppo chiude il numero di immatricolazioni in negativo, con un decremento apri al 3,36%.

Facendo invece un particolare riferimento solo al mese di dicembre 2020, chiudono bene l’anno Venezia con un aumento del 10,75% di nuove immatricolazioni e Vicenza col 10,40%.

Il futuro del settore automotive in Veneto

I portavoce di Confcommercio Veneto si sono espressi sulla situazione del settore automotive. Dichiara infatti Giorgio Sina, il presidente del Gruppo Auto Moto Confcommercio Veneto, che questi segnali di piccola ripresa sono ancora più incoraggianti per la regione considerando anche i fattori contestuali. Dal 2013 in poi molte concessionarie hanno dovuto chiudere e dichiarare il fallimento, con delle ripercussioni negative anche sulla forza lavoro e quindi sul potere di acquisto delle persone nel corso nel tempo.

Aggiunge poi Massimo Zanon, presidente generale di Confcommercio Veneto, che questi segnali di ripresa devono essere incentivati. Per far riprendere a pieno regime ed incoraggiare nuovi trend positivi nel mercato dell’auto in Veneto saranno ridotte le spese di produzione, con una minore tassazione. In questo periodo, infatti, gli introiti sono stati minori, quindi bisogna usare il denaro disponibile non in tassazione ma in investimenti. Allo stesso tempo, Confcommercio Veneto dedicherà maggiori fondi verso il settore Auto Moto riducendo la spesa pubblica da altri settori al momento improduttivi e destinando qui quel denaro.

La rinascita del mercato di seconda mano

Il Veneto è una delle regioni in cui i costi medi di acquisto di un’auto nuova sono fra i più alti in Italia. Acconto al nuovo, il mercato di auto usate sta conoscendo una grande espansione. Lo sviluppo di questo mercato riguarda sia i canali più tradizionali che il digital, grazie all’avvento di nuovi player ed e-commerce innovativi. Oggi è, per esempio, possibile comprare auto usate Vicenza, Venezia, Treviso o in qualsiasi altra città d’Italia comodamente online. Fra i modelli preferiti dagli utenti al primo posto spicca la Toyota Yaris 1.0 75cv a benzina, ideale per muoversi in città con dei consumi limitati. L’auto è agile nel traffico, permette di trovare facilmente, parcheggio ed offre un insieme di optional che la rendono una scelta azzeccata.