Lonigo, Lega propone bonus bebè da spendere in negozi del territorio: mozione bocciata

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L’opposizione di Lonigo in consiglio comunale aveva presentato una mozione sul bonus bebè, “in aiuto a famiglie e commercianti locali”, che però, fanno sapere i capigruppo consiliari Edoardo Bonato e Francesca Dovigo (Lega-Liga Veneta) è stata respinta dalla maggioranza, all’ultimo consiglio comunale del giorno 11 febbraio scorso. A proporre la mozione i consiglieri delle liste “Dovigo Sindaco” e Lega Liga Veneta, “in perfetto accordo -spiegano – con la legge regionale del maggio 2020 a sostegno delle famiglie e della natalità che impegna Enti e Comuni veneti a prevedere forme concrete di sostegno e promozione per i neo-genitori e i nuclei familiari deboli”.

“La mozione appariva chiara negli intenti e di facile attuazione – spiegano ancora Bonato e Dovigo – contrastare la denatalità, aiutare i nuclei familiari in espansione (per nascita/adozione figlio) e contemporaneamente favorire un ricircolo di risorse da impiegare a beneficio dei commercianti del territorio. “I consiglieri Dovigo e Bonato hanno sottoposto alla maggioranza un testo che prevedeva in prima battuta lo stanziamento di un “mini- bonus bebè” da consegnare a tutte le famiglie leonicene che, nel corso dell’anno, avessero dato alla luce o adottato un bambino; in secondo luogo, si proponeva che tale bonus fosse e spendibile solo in negozi del territorio che commercializzassero indumenti, alimenti o giochi per bambini”.

“Il respingimento della mozione è stato giustificato con motivazioni infondate. Poco importa se i “vicini” di casa – ultimo tra tutti il Comune di Arzignano – già hanno provveduto in tal senso. Poco importa che a Lonigo, dati degli ultimi tre anni alla mano, i decessi superino le nuove nascite (tendenza in linea con il resto d’Italia e d’Europa). Poco importa anche che i soldi spesi da una amministrazione per i suoi cittadini siano sempre ben spesi, specie se per favorire l’allargamento dei nuclei familiari e il commercio locale. Tutto questo da parte di un’amministrazione che, in campagna elettorale, esibiva l’accattivante quanto menzognero slogan “per una città a misura di bambini” – proseguono ancora i consiglieri leghisti”.

“Sino ad ora le iniziative concrete per le famiglie sono state praticamente nulle.
Resta da vedere la reazione dei commercianti del territorio, ai quali erano state promesse iniziative concrete – concludono Bonato e Dovigo – a sostegno della piccola imprenditoria e dei negozi di paese soprattutto in questo disastroso periodo: un’altra mano tesa che viene bruscamente ritirata; un altro “no” da parte del Comune”.