Draghi affida Recovery Plan a McKinsey? Rifondazione: “sottomissione al grande capitale”

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Mario Draghi
Mario Draghi

L’emittente Radio Popolare ha lanciato oggi la bomba:il governo Draghi avrebbe esternalizzato alla società di consulenza internazionale McKinsey la supervisione del Recovery Plan. Carlo Calenda, ex ministro di Renzi, oggi in Azione e sostenitore del governo Draghi, sostiene che “i consulenti McKinsey o altro, si usano per scrivere piani strategici straordinari. Quando hai bisogno di elaborazioni veloci e verifica di fattibilità su progetti. Ma se la guida rimane saldamente nelle mani dei Ministri non vedo alcun problema, anzi. No polemiche inutili”. McKinsey & Company è una multinazionale di consulenza strategica. Iprezzi di McKinsey, spesso superano di molto i 15.000 euro al giorno per un team di consulenti. Il vincolo alla riservatezza sui clienti è mantenuto anche tra gli ex-consulenti dell’azienda, ed il risultato è che giornalisti e scrittori hanno avuto sempre difficoltà a sviluppare una completa casistica degli errori che i consulenti della McKinsey possano aver commesso, come nel caso di Enron, che si ritiene fosse uno dei più grossi clienti dell’azienda. Gran parte degli elementi di sfiducia nei confronti della McKinsey possono essere così riassunti: analisi errate o poco lungimiranti, come nel caso delle raccomandazioni fornite alla AT&T nel 1983, in cui sostenevano che i telefoni cellulari sarebbero stati un mercato di nicchia. Mancanza di coordinamento tra diversi team che lavorano su di uno stesso cliente. Mancanza di originalità nella proposizione di idee; tendenza al semplice riaffermare l’ovvio in un gergo economico Lavoro in team, poiché spesso i consulenti hanno difficoltà a convergere in tempi brevi su di un insieme comune di soluzioni e raccomandazioni Presunzione ed arroganza nei confronti dei dirigenti, in particolare il sottostimare la difficoltà di implementare le raccomandazioni Enfasi sul “pensiero corrente” che può ridursi a poco più di spingere i clienti a seguire le più recenti teorie senza assumere un’ottica di lungo periodo. Enfasi sulla massimizzazione del valore per gli azionisti, spesso a costo di sacrificare investimenti e la strategia di lungo periodo. Ad esempio, ciò può aver portato alla crisi della società ferroviaria inglese Railtrack, ridotta al collasso dopo una serie di incidenti, imputati ai consigli della McKinsey di ridurre le spese sulle infrastrutture per destinare i risparmi di spesa agli azionisti. Timore che essa miri a diventare una presenza costosa e permanente per i clienti, piuttosto che limitarsi alla risoluzione di un definito insieme di problemi, fungendo inoltre da succedaneo di un’appropriata leadership.

“È gravissimo che Draghi abbia proceduto senza informare il parlamento e l’opinione pubblica – afferma in una nota Rifondazione Comunista -. Ricordiamo che McKinsey, oltre ad avere una triste fama di consulenze antisociali per il mondo delle imprese, è stata costretta a patteggiare il pagamento di quasi 600 milioni di dollari per le responsabilità nella diffusione di farmaci a base di oppiacei che hanno causato 450.000 morti negli USA.
Lo abbiamo detto dall’inizio: il governo Draghi rappresenta la sottomissione esplicita del nostro paese al grande capitale”.