Una lettera promossa da AGIS e RES – REte Spettacolo dal vivo e firmata da oltre trenta sigle nazionali e locali, associazioni culturali, imprese e realtà legate al mondo della cultura, chiede alla Regione Veneto una ristrutturazione condivisa del comparto culturale veneto. Una lettera, scritta da AGIS e RES – REte Spettacolo dal vivo e firmata da oltre trenta sigle nazionali e locali, associazioni culturali, imprese e realtà operanti nel settore cultura è stata inviata lunedì 8 marzo al presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, all’Assessore alla Cultura, Cristiano Corazzari e alla Giunta Regionale. L’iniziativa è nata in seguito all’audizione, lo scorso mercoledì 24 febbraio, di alcuni rappresentanti del settore in Commissione Cultura. Durante l’incontro è emersa la necessità di un ripensamento e di una profonda ristrutturazione nella gestione dei fondi destinati all’attività culturale in Regione.
Esprime grande soddisfazione Franco Oss Noser, Presidente dell’Unione Interregionale Triveneta AGIS «Finalmente il mondo dello spettacolo veneto si mostra unito e in tutta la sua evidenza, portando a nuova visibilità anche realtà che spesso non vengono riconosciute. È tempo che l’Ente Pubblico prenda decisioni concrete nei confronti di questo comparto, la cui sofferenza è chiaramente documentabile, parimenti a quella degli altri comparti economici. Quest’anno arriveranno inoltre arriveranno a conclusione le delibere attuative delle nuova legge della cultura, che ha bisogno di risorse sia ordinarie che straordinarie»
“Nel 2021 verranno definiti i regolamenti alla nuova legge della cultura del Veneto – dichiara il presidente di RES, Filippo Tognazzo – una legge che potrà ripensare e riequilibrare l’intero comparto offrendo nuove opportunità a tutti gli operatori. Per questo motivo è fondamentale che venga stanziato un finanziamento adeguato, in linea con quello delle altre regioni come Emilia-Romagna, Trentino Alto Adige, Lombardia e Friuli Venezia Giulia”.
Le realtà firmatarie auspicano lo stanziamento per il settore cultura di almeno 50 milioni di euro l’anno, da recuperare con risorse ordinarie e straordinarie, al fine di sostenere adeguatamente un comparto che conta 14 mila imprese e genera, come ha dichiarato il presidente Zaia, il 5% del PIL.
La lettera è stata firmata da numerose realtà che operano nel settore, A2U – attrici attori uniti, Adl Cobas, ANEC, ARCI Padova, ARCI Veneto, Associazione Mi Riconosci, Assomusica, AWI – Art Workers Italia, Children’s Museum, Cisl-Fistel Veneto, CoopCulture, CulTurMedia – Legacoop Veneto, Doc Creativity Soc. Coop., Doc Servizi Soc. Coop., Fed.It.Art. – Federazione Italiana Artisti, FICE, Fondazione Centro Studi Doc, LMCG – La Musica Che Gira, Gruppo Pleiadi soc. coop. soc. , Maestranze dello spettacolo, PPTV – Produttori Professionali Teatrali Veneti, SLC CGIL VENETO, STEA Soc. Coop., REV – rete veneta arti performative, Rete delle Biblioteche scolastiche di Padova, Sarte di scena, Teatro del Lemming, UIL Veneto, U.N.I.T.A., ZaLab, insieme alle oltre trenta compagnie che compongono RES.
“Abbiamo consegnato la lettera al Governatore Luca Zaia, all’Assessore Cristiano Corazzari e a tutta la Giunta. Ora attendiamo una risposta. Crediamo nel dialogo e dobbiamo trovare una soluzione tutti assieme. Non è il tempo delle divisioni, ma quello della ricostruzione. Abbiamo la responsabilità di lasciare alla prossima generazione un sistema sano, migliore di quello che abbiamo trovato”, conclude Tognazzo.
Riportiamo di seguito la lettera
“Il settore cultura in Veneto rappresenta il 5% del Pil regionale il 6% del nostro tessuto occupazionale e rientra a pieno titolo tra i settori che trainano l’economia veneta, così come il turismo.”
Luca Zaia, da Il Giornale dell’Arte numero 401, settembre 2020
La Regione Veneto attualmente destina alla Cultura circa 6 Milioni (0,05% del PIL regionale), che arrivano a circa 11 MLN grazie a progetti condivisi con l’Assessorato all’istruzione Formazione e Lavoro.? Nel Piano Regionale di Rilancio e Resilienza presentato in Commissione Cultura il 24 febbraio, emerge che, a fronte di 1.526 MLN € richiesti per Turismo e Cultura, 1.406 MLN (92%) sono per progetti turistici, mentre solo 120 MLN (8%) sono riferiti alla cultura. Tutte le risorse sono assegnate a progetti di “conservazione” e “digitalizzazione” senza che vi sia alcuna traccia di sostegno indirizzato direttamente alla produzione artistica e culturale. Ci riferiamo in particolare a tutta la filiera dello spettacolo, settore che sappiamo essere tra i più colpiti dagli effetti della pandemia e che nel PRRR risulta essere stato completamente dimenticato.
Per questo, dopo oltre un anno di chiusura del comparto culturale, chiediamo, un Piano Straordinario della Cultura rivolto a tutti gli operatori del comparto: imprese di settore, associazioni, maestranze e artisti, musicisti e service, cooperative di settore, curatori di mostre e lighting designers, danzatori e sarte di scena, coreografi, riggers, scenografi, tecnici del suono e delle luci, produttori, organizzatori, direttori e assistenti di produzione, distributori, esercenti di sale cinematografiche, fotografi di scena, videomakers, truccatori, drammaturghi, uffici stampa, operatori e operatrici museali, bibliotecari, archivisti, archeologi, storici dell’arte, restauratori, diagnosti e tante altre professionalità che caratterizzano il settore. ? ? Chiediamo un vero piano di rilancio che, aggregando risorse ordinarie e straordinarie (Recovery Fund), aiuti a ristrutturare il comparto e a costruire un nuovo sistema.
Questo permetterà di:
assumere i lavoratori con contratti regolari e retribuzioni adeguate, applicando misure concrete di contrasto allo sfruttamento e lavoro nero;
introduzione dello Statuto del Lavoro nello Spettacolo secondo risoluzioni Europa con riconoscimento di diritti previdenziali adeguati per artisti e operatori;
supportare adeguatamente la produzione;
potenziare la circuitazione;
sostenere, consolidare e rilanciare le imprese del settore;
integrare l’offerta formativa per le scuole di tutti gli ordini e gradi;
incrementare la formazione in ambito culturale;
fornire nuove occasioni di incontro, confronto e rigenerazione dei territori;
integrare l’offerta turistica con una solida, strutturata, innovativa offerta di arti performative diffusa su tutto il territorio e basata sulla creatività tipica delle nostre terre
costituire un fondo di sostegno per le imprese in crisi;
avviare nuovi progetti di apertura dei presidi culturali sul territorio che favoriscano la fruizione continuativa e diffusa dei luoghi culturali;
riqualificazione sostenibile dei centri culturali;
sostenere i consumi di arti e spettacolo da parte del pubblico con incentivi e detrazioni per frequenza di corsi di musica e arte.
Il 2021, con l’approvazione dei regolamenti alla nuova legge sulla Cultura, è l’occasione giusta per offrire una nuova prospettiva sulla Regione Veneto e ridefinire l’intero sistema culturale portandolo ad essere più equo, inclusivo e efficiente grazie all’intervento congiunto di politica, istituzioni, lavoratori e imprese.
Per far ciò le risorse devono essere adeguate a riconoscere, sostenere e indicare un percorso pluriennale di programmazione con i singoli soggetti operanti all’interno di un comparto che deve farsi sistema e che, perciò, ha bisogno di essere individuato, riconosciuto, tutelato e valorizzato.
Crediamo sia fondamentale che questo percorso venga fatto assieme agli attori principali di questo settore al fine di intraprendere la strada migliore al rilancio della nostra economia culturale.
FIRMATARI
RES – REte dello Spettacolo dal vivo?AGIS
A2U – attrici attori uniti
Adl Cobas
ANEC?ARCI Padova
ARCI Veneto?Associazione Mi Riconosci ?Assomusica
AWI – Art Workers Italia?Children’s Museum?Cisl-Fistel Veneto
CoopCulture
CulTurMedia – Legacoop Veneto?Doc Creativity Soc. Coop.
Doc Servizi Soc. Coop.
Fed.It.Art. – Federazione Italiana Artisti?FICE
Fondazione Centro Studi Doc?LMCG – La Musica Che Gira
Gruppo Pleiadi soc. coop. soc.
Maestranze dello spettacolo
PPTV – Produttori Professionali Teatrali Veneti
SLC CGIL VENETO?STEA Soc. Coop.
REV – rete veneta arti performative?Rete delle Biblioteche scolastiche di Padova
Sarte di scena
Teatro del Lemming?UIL Veneto
U.N.I.T.A.?ZaLab