Crisi Alitalia, proposta Veneto Serenissimo governo: “joint venture con russi Aeroflot”

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Il movimento indipendentista Veneto Serenissimo Governo interviene in una nota sulla questione annosa, e ora ereditata dal neo ministro leghista Giorgetti, di Alitalia. “Oggi Alitalia non è sull’orlo del precipizio, è già caduta, senza nessuna possibilità di salvezza. Neanche Nembo Kid potrebbe salvarla, essa al massimo potrà trasformarsi in un piccolo taxi dell’aria. Questa sua ultra-decennale crisi è costata ai lavoratori della penisola decine di miliardi, con i risultati che tutti possono constatare senza essere dei grandi esperti. In questo contesto siamo perfettamente d’accordo con l’amico Pelanda: “Sul gap intellettuale dei governanti italiani”, e noi aggiungiamo anche di certi presidenti, buoni per tutte le stagioni. Crediamo non serva fare i nomi e i cognomi: essi spaziano dai bibitari al “San Paolo” ai presidenti della Juventus”.

“Noi abbiamo sempre sostenuto che una delle possibilità di salvare e sviluppare il trasporto aereo, sia passeggeri che commerciale, e nel contempo salvare Malpensa 2000 sia quello di dar vita a una joint venture con l’ Aeroflot, avendo come base europea e nordafricana la stessa Malpensa. Parallelamente costruire un trasporto ferroviario veloce, in grado di coprire e collegare il nord Italia e l’ Europa centro-orientale, sia per il commercio che il traffico passeggeri, al servizio dell’industria, agricoltura, turismo” prosegue la nota.

Il Veneto Serenissimo Governo ha elaborato e dato alle stampe nel 2017 un “Nuovo Piano Economico che aveva come presupposto l’impostazione di mobilità merci-passeggeri sopra descritta, integrata con un grande porto nel golfo di Venezia, naturale sbocco del traffico marittimo dell’est Mediterraneo e dell’Oriente, in grado di interagire con il traffico aereo e quello ferroviario, e competere con Rotterdam”.

VSG infine concorda con l’economista Carlo Pelanda, che nella sua intervista relativa all’Alitalia concessa a Maria Scopece parlava di “pensare di trattare un interesse nazionale così forte, rispettando le regole standard di concorrenza del mercato significa essere semplicemente degli idioti oppure dei traditori”.