Covid, USA e UE bocciano richiesta paesi poveri di moratoria su brevetti vaccini. Rifondazione: “Draghi complice, così aumentano varianti”

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WTO OMC USA e UE sede
WTO OMC USA e UE sede

Sessantasette organizzazioni nei giorni scorsi avevano scritto a Draghi per chiedere una moratoria sui brevetti dei vaccini. A Vicenza il sindacato CUB ha manifestato davanti la prefettura. Oggi Rifondazione Comunista in una nota commenta amaramente la bocciatore di Stati Uniti ed Europa rispetto a queste richieste. “Ieri, la riunione del Consiglio Trips dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO) si è conclusa con un no alla richiesta di moratoria sui brevetti che consentirebbe a tutti i popoli di accedere ai vaccini e alle cure anticovid, presto e a basso costo. Il fronte guidato da Stati Uniti, Unione Europea, Giappone ha bloccato la richiesta di India e Sud Africa e sostenuta da più di 100 paesi, dal Vaticano e dalla stessa Organizzazione Mondiale della Sanità. Al fianco di USA e UE, c’è il Brasile di Bolsonaro” afferma Rifondazione in una nota.

“La Commissione Europea parla in quella sede a nome del Consiglio Europeo, e quindi anche il nostro paese e il nostro governo sono complici della scelta di anteporre i profitti delle multinazionali farmaceutiche al diritto alla salute di tutta la popolazione del pianeta.
D’altronde, il Presidente del Consiglio Mario Draghi non ha nemmeno risposto alla lettera aperta inviatagli da Vittorio Agnoletto a nome della campagna “Diritto alla cura – Nessun profitto alla pandemia”. Negare l’accesso ai vaccini ai popoli è un crimine contro l’umanità e Draghi è complice. La posizione dell’Unione Europea e del governo italiano è molto grave perché non solo è disumana ma anche stupida – prosegue ancora Rifondazione -. La sospensione dei brevetti consentirebbe anche al nostro paese di produrre vaccini a basso costo. Ma soprattutto va sottolineato che schierandosi dalla parte delle multinazionali l’Italia e la Commissione Europea danneggiano anche le cittadine e i cittadini del nostro continente. Infatti, se miliardi di persone nel sud del mondo non saranno vaccinate, continueranno a replicarsi nuove varianti che renderanno probabilmente inefficaci anche i vaccini”.