Vaccinazioni Covid nel Vicentino, Luisetto (PD) attacca Zaia: “dimostri di saper gestire autonomia facendo funzionare le cose”

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punto vaccinazioni fiera Vicenza foto Luisetto
punto vaccinazioni fiera Vicenza foto Luisetto

Chiara Luisetto, segretaria provinciale del Partito Democratico vicentino, interviene in un comunicato sulla campagna vaccinale nelle Ulss 7 e 8 commentando gli assembramenti del weekend al punto-vaccinazioni di Trissino e altre situazioni accusando la Regione per quello che lei definisce “caos vaccini”. “Alla prima vera prova in cui dimostrare capacità organizzativa, il Veneto è in tilt. Lo dimostrano nella nostra provincia i continui disservizi, la confusione e le gestioni ad hoc affidate a ciascuna Ulss con il risultato che la campagna vaccinale va a velocità diverse in territori vicini e secondo criteri incomprensibili – afferma Luisetto -. La prova che non si tratti solo di situazioni isolate è data dalle numerose segnalazioni che arrivano anche ai nostri circoli locali, di cittadini dimenticati dal sistema, coinvolti in situazioni tragicomiche e stanchi di tempi di attesa infiniti”.

“Mentre ieri a Marano si avanzavano 200 dosi sulle 500 a disposizione, a Trissino e Bassano del Grappa si assiste anche quattro ore di attesa e assembramenti fuori dai palasport.
Le famose liste per utilizzare le rimanenze non ci sono ancora o non vengono organizzate a dovere, con la conseguenza che chi passa nel momento giusto viene vaccinato senza criterio; accanto a ciò la scelta di vaccinare coorti apparentemente, e anche nella sostanza, senza una logica. Dai nati nel 1941 a quelli nati nel 1952, in mezzo nati ad esempio nel 1945 o nel 1943 e ultraottantenni che non hanno ancora ricevuto alcuna convocazione. Di più, casi di lettere che arrivano con date già passate e una generale sensazione che manca la testa di un sistema in tilt”.

“Dopo un anno di conferenze stampa quotidiane, cartelli con numeri di ogni sorta, non si è riusciti a comunicare con chiarezza e, soprattutto, a preparare il sistema vaccinale sui territori. Dopo avere avuto mesi e mesi per predisporre questa campagna massiva e, a causa dei ritardi nelle dosi, avere avuto ulteriore tempo per organizzarsi, dopo tutto questo siamo nel caos. Ci salva come sempre la grande generosità e disponibilità del personale medico e infermieristico che vaccina senza sosta in una situazione generale a dir poco confusa dove il vero problema è la politica. Bene hanno fatto i consiglieri regionali del Partito Democratico guidati dal capogruppo Giacomo Possamai a denunciare questo stato di cose e a chiedere al presidente Zaia e all’Assessore Lanzarin risposte di fronte alla incapacità gestionale a cui stiamo assistendo. Pur comprendendo l’eccezionalità del momento e le dimensioni della vaccinazione in atto, non si possono più tollerare scene come quella di Trissino di ieri o dimenticanze di cittadini fragili che da mesi attendono di essere vaccinati e che si vedono passare davanti persone più giovani secondo criteri imperscrutabili. E’ ora che chi ci governa si assuma la responsabilità di far funzionare le cose. Troppo comodo prendersela con Roma per tutto e alla prova dei fatti in casa nostra nascondersi dietro ai cartelli coi numeri nell’appuntamento tv quotidiano. Si chiede autonomia? Zaia dimostri di saperla gestire – conclude Luisetto -. Vogliamo fatti e li vogliamo ora”.