“La Dad ha costituito un fallimento per gli alunni con disabilità facendoli sprofondare nella preoccupazione per il prossimo futuro. Purtroppo la Dad e la Ddi non sono compatibili con le capacità dei nostri alunni. Inoltre, considerati già i problemi pregressi di inclusione scolastica, il ripristino della didattica in presenza per gli alunni con disabilità doveva prevedere il coinvolgimento anche di un gruppo di alunni senza disabilità appartenenti alla stessa classe per rendere effettiva l’inclusione scolastica anche e soprattutto in tempi di pandemia”. Lo hanno detto i rappresentanti della Federazione italiana per il superamento dell’handicap (Fish), in audizione davanti alle commissioni congiunte Istruzione e Sanità del Senato sull’impatto della didattica digitale integrata sui processi di apprendimento e sul benessere psicofisico degli studenti. Public Policy
“Siamo consapevoli delle profonde difficoltà che hanno affrontato, e che stanno affrontando, soprattutto in questo periodo, i giovani – ha detto la ministra vicentina della Disabilità Erika Stefani (Lega) -. Per chi ha disabilità le difficoltà sono ancora maggiori, in particolare per i ragazzi con autismo e le rispettive famiglie. Per questo lo stesso Ministro Bianchi, insieme con noi, ha reputato che fosse opportuna la presenza in classe per i ragazzi con disabilità, con alcuni dei loro compagni. Questa è inclusione. La Dad, per i ragazzi con disabilità, è a volte poco adatta”.
