Teleriscaldamento Schio, Tognato (M5S): “perché entrate inferiori a stime? Quali strategie Ava per incrementare raccolta differenziata?”

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inceneritore Schio Fanghi di depurazione
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Entrate Teleriscaldamento Schio: perché rimane una differenza rilevante rispetto alle stime del Piano Industriale? Rifiuti: Quali sono le strategie di Ava per incrementare la raccolta differenziata? Se lo chiede in una nota Abramo Tognato, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle di Thiene. “Quando si tratta di aziende partecipate, mi sembra corretto tenere alto il livello di attenzione e monitoraggio, soprattutto quando le partecipate gestiscono tematiche ambientali. In modo particolare quando un’azienda gestisce decine di milioni all’anno, serve un occhio di attenzione adeguato. Ava ha deciso negli anni di trasformare l’inceneritore in termovalorizzatore attivando un servizio di teleriscaldamento. Per fare questo ha sottoposto ai Comuni Soci un Piano Industriale finalizzato a descrivere gli investimenti e a definire nel dettaglio le stime di costi e entrate future. È fondamentale ricordare questo documento, perché insieme al bilancio è l’unica fonte di riferimento quando si deve valutare il funzionamento della partecipata. È un documento in cui sono presenti tutte le stime del progetto, compreso nel caso attuale le stime dei costi del teleriscaldamento e delle relative entrate. Fatta questa premessa – afferma ancora Tognato – ho presentato due semplici domande attraverso un’interrogazione al Sindaco di Thiene: 1. se nel piano industriale di Ava è stato previsto un ricavo di 2.680.000€ all’anno, perché in questi primi 7 anni di teleriscaldamento c’è stata un’entrata inferiore al milione all’anno?”.

“Risposta del Sindaco: le spese sostenute per gli investimenti del teleriscaldamento finora sono di 4,56 milioni a fronte di 6,48 milioni di entrate, ovvero il ricavo supera di gran lunga le spese sostenute. Pertanto non ci sono risultati negativi. Ma la mia interrogazione non chiedeva il confronto spese/ricavi, ho chiesto solo perché il Piano Industriale prevedeva una stima tre volte tanto le entrate reali. Inoltre, il Piano Industriale non prevede nessuna gradualità in merito alle entrate ricevute, c’è un unico valore di stima. Dal momento che il sindaco e Ava ci tengono a sottolineare le spese degli investimenti, vale la pena riprendere le parole del Piano Industriale che afferma “tale obiettivo (ovvero il teleriscaldamento, ndr) è conseguito attraverso la ristrutturazione della linea 1 e anche attraverso alcune modifiche al turbogeneratore delle linee 1 o 2. L’investimento complessivo previsto per la prima linea e la predisposizione della seconda è di 9,5 milioni di euro”.

“A questo punto il confronto spese/ricavi è alquanto diverso, le spese sono di gran lunga superiori alle entrate. Di conseguenza viene meno anche l’ottimismo proclamato da Ava.
Solo a fine risposta, il Sindaco afferma “a seguito di ragioni non dipendenti da Ava sono mutate alcune condizioni”, motivi che vengono solo parzialmente accennati, elencati dentro ad una parentesi, ovvero “valori economici, numero e tipologia di aziende presenti nell’area, prezzo dell’energia di riferimento”. Non è presente nessuna spiegazione dettagliata e approfondita per ciascuno di questi punti. Valori economici: cosa significa? A cosa si riferisce? Numero e tipologie di aziende presenti nell’area: significa che sono scomparse in pochissimi anni metà delle aziende dell’area? Prezzo dell’energia di riferimento: a me risulta che il costo dell’energia dal 2014 sia mediamente più elevato, non diminuito. Come mai, pertanto, ad una domanda molto semplice la risposta non è stata altrettanto trasparente?” si chiede ancora Tognato, e aggiunge: “2. Quali sono le strategie aziendali di Ava per il raggiungimento degli obiettivi/performance di raccolta differenziata al 76% nel suo territorio di riferimento visto che nella risposta si evidenzia “il valore della raccolta differenziata prioritario rispetto alla termovalorizzazione dei rifiuti non riciclabili”?

“Anche in questo caso il Sindaco riprende motivazioni che non rispondono al quesito. Si parla di discarica nulla, di percentuali di raccolta differenziata raggiunta, di costo del servizio basso. Non ho chiesto quali traguardi ha raggiunto in questi anni, ma cosa Ava ha intenzione di fare per raggiungere il livello di performance stabilito dalle normative. Sono due livelli di analisi ben differenti. Si parla di discarica nulla, ma la discarica è una conseguenza dell’assenza di rifiuti, non una strategia per incrementare la differenziata.
Si parla di percentuali di raccolta differenziata raggiunte calcolate con metodi vari, ma i dati non sono una strategia per aumentare la percentuale. Si parla di costo del servizio per abitante, ma anche in questo caso la tariffa non è una strategia per la raccolta differenziata. Forse mi sbaglio, forse non sono riuscito a comprendere il cuore della risposta, ma dall’Amministrazione e da Ava mi aspettavo motivazioni ben diverse per argomentare un tema delicato come il termovalorizzatore e i relativi investimenti milionari. Ava, come azienda partecipata, appartiene ai Comuni Soci, ovvero a tutti i cittadini dei 32 Comuni: a loro Ava deve sempre dare risposte chiare e trasparenti”.