La giunta ha dato il via libera al progetto educativo e organizzativo per lo svolgimento dei centri ricreativi estivi 2021 per i bambini e ragazzi dai 3 ai 13 anni, al quale seguirà la settimana prossima la pubblicazione dell’avviso per raccogliere le proposte dei diversi gestori (associazioni, scuole, comitati genitori, cooperative, privato sociale, parrocchie…).
Anche quest’anno il progetto tiene conto dei provvedimenti e delle linee guida vigenti per la gestione in sicurezza delle attività, a fronte dell’emergenza sanitaria da Covid-19.
“In questo periodo così difficile è fondamentale offrire, anche nel periodo estivo, ai bambini e ragazzi – dichiara l’assessore all’istruzione Cristina Tolio – occasioni di socializzazione, gioco e apprendimento, insieme a un supporto per i genitori che devono conciliare le esigenze della famiglia e del lavoro. I centri estivi sono la migliore risposta che la città può dare loro. Vi sono infatti molti genitori impegnati anche nei mesi estivi in attività lavorative, con la necessità di gestire i propri figli, e dall’altro altrettanti bambini e ragazzi rimasti per molto tempo in casa e in Dad, a causa dell’emergenza Covid-19, che hanno bisogno di riprendere la quotidianità, di svolgere attività all’aperto e di riallacciare relazioni con i propri coetanei”.
“Come per gli anni precedenti – ha precisato l’assessore –, per consentire il contenimento delle quote di iscrizione a carico delle famiglie e la maggiore partecipazione dei minori alle attività estive, l’amministrazione comunale metterà a disposizione gratuitamente le strutture scolastiche e gli impianti sportivi di proprietà comunale per lo svolgimento delle attività, qualora non interessati da interventi di straordinaria manutenzione nel periodo estivo. In ogni circoscrizione è prevista l’attivazione almeno di un centro estivo per ogni fascia di età, ovvero scuola d’infanzia, primaria e secondaria di primo grado”.
Il progetto educativo e organizzativo definisce le figure professionali idonee a svolgere l’attività a contatto con i minori, i titoli di studio previsti per gli animatori, istruttori ed educatori, i requisiti professionali e deontologici, la presenza dei volontari, le modalità organizzative, di svolgimento, monitoraggio e verifica del servizio e delle progettualità che ciascun soggetto proponente predisporrà per la propria attività.
Altri aspetti, come i rapporti numerici tra operatori e frequentanti, le eventuali misure di distanziamento, le modalità di ingresso e uscita, le norme di igiene per spazi, ambienti e superfici, la regolamentazione del servizio di mensa qualora previsto, il controllo sanitario preventivo di bambini, personale, accompagnatori, saranno definiti nel dettaglio sulla base dei protocolli vigenti al momento dell’avvio dei servizi, così come avvenuto lo scorso anno.
Per quanto riguarda i costi del servizio, a carico delle famiglie, viene richiesto ai gestori di mantenere invariate, rispetto all’anno precedente, le quote settimanali di frequenza, dal lunedì al venerdì, entro i limiti di 55 euro per il servizio in orario solo antimeridiano (senza mensa) e di 85 euro per quello che comprende anche l’orario pomeridiano, inclusa la mensa.
Inoltre, per sostenere la partecipazione ai centri estivi di bambini e ragazzi provenienti da famiglie in situazioni di disagio socio-economico, il gestore dovrà accogliere eventuali partecipanti segnalati dall’Ipab per i Minori di Vicenza o dai servizi sociali comunali che si faranno carico di una parte della quota di frequenza o, qualora possibile, anche dell’intero importo.
I gestori dovranno infine assicurare la frequenza a titolo gratuito a eventuali minori con gravi disabilità, a condizione che siano accompagnati e assistiti, per l’intero orario di frequenza, da persone messe a disposizione dalla famiglia o dall’Ulss.
L’amministrazione si riserva comunque la possibilità, sulla base dell’evoluzione della situazione sanitaria legata all’emergenza in corso, di non attivare il servizio, a tutela della salute pubblica, degli utenti e degli operatori.