Viabilità di Debba: viadotto più lungo e rotatoria ridotta

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Un viadotto più lungo, a prova di piena, e una rotatoria con un diametro ridotto, meno impattante e più rispettosa dell’ambito agricolo in cui si inserisce: sono queste le novità del progetto della nuova viabilità di Debba, che si avvia a passi veloci verso la progettazione definitiva.

A presentarle questa mattina nell’area in cui sorgerà la nuova rotatoria lungo la Riviera Berica il presidente della Provincia e Sindaco di Vicenza con delega all’urbanistica Francesco Rucco, il consigliere provinciale alle grandi infrastrutture Valter Orsi, l’assessore al bilancio del Comune di Vicenza Marco Zoccal’assessore alla mobilità del Comune di Vicenza Matteo Celebronil sindaco del Comune di Longare Matteo Zennaro, il dirigente dell’area tecnica della Provincia Filippo Squarcina, il Rup dell’opera Stefano Mottin e la referente di progetto in Provincia Laura Pellizzari.

La nuova viabilità di Debba è una delle opere viabilistiche più importanti che Provincia e Comune di Vicenza stanno realizzando alle porte della città, per un importo totale di 10.700.000 euro (8.450.000 euro a carico della Provincia e 2.250.000 euro del Comune).

“Un’opera attesa -ha affermato Rucco- su cui in passato tanto si è parlato e discusso, ma che finalmente oggi conta su un progetto concreto e su finanziamenti certi, grazie a Provincia e Comune. Il progetto prevede il nuovo collegamento tra la SP 247 Riviera Berica e la strada di S. Pietro Intrigogna, in sostituzione dell’attuale ponte sul fiume Bacchiglione, non più adeguato sia in termini di portata che in termini di sicurezza. Recupereremo il vecchio ponte destinandolo a pista ciclopedonale.”

La nuova opera scavalcherà la golena del Bacchiglione in località Debba, dove la distanza tra gli argini attivi è di circa 300 m mentre l’incisione dell’alveo attivo in sommità è larga circa 40 m.

A fine 2020 il raggruppamento temporaneo di imprese che si è aggiudicato la gara della progettazione (E-Farm Engineering & Consulting Srl (mandataria) con Proteco Engineering Srl , Studio Ingegneria Strutturale Organte e Bortot, Tfe Ingegneria Srl, Federico Pizzin, Arcsat Snc di Valente Vincenzo e C.) ha consegnato il documento di fattibilità delle alternative progettuali, dal quale è emerso che la soluzione progettuale preferibile, ai fini della compatibilità dal punto di vista idraulico dell’intervento, consiste nell’attraversamento dell’alveo di piena con un lungo viadotto, in sostituzione dei rilevati previsti nello studio di prefattibilità.

La soluzione, che ha comportato una maggiore spesa rispetto a quanto preventivato in precedenza, è stata analizzata con gli enti competenti, Genio Civile, Autorità di Bacino Distrettuale delle Alpi Orientali, Soprintendenza ai Beni Culturali, i quali hanno suggerito ulteriori modifiche per ottemperare le esigenze di tutela del paesaggio e il rispetto delle normative in materia idraulica.

Rispetto alla precedente ipotesi, presentata a fine 2020, il progetto attuale prevede lo spostamento della rotatoria verso il sedime della SP 247 della Riviera Berica, in località Bugano, e la riduzione del diametro della rotatoria che passa da 47 metri a circa 30.

“Il nuovo ponte segue un percorso naturale -ha precisato Orsi- quindi meno invasivo rispetto alle precedenti ipotesi. Utilizzando un rialzo naturale della strada, si muove interamente su viadotto, in modo da mantenere non solo l’integrità dell’ambito agricolo all’interno dell’ansa del Bacchiglione, ma anche la continuità della pista ciclabile nel sedime attuale.”

Il viadotto passa da 300 a 350 metri di lunghezza, con una sezione stradale di 9 metri (tipo F). La maggiore lunghezza rispetto alla soluzione precedente è dovuta al fatto che l’inizio è previsto già dalla rotatoria lungo la Riviera Berica, per poi attraversare il fiume Bacchiglione e collegarsi con la strada di San Pietro Intrigogna previo allargamento e rinforzo dell’alveo attivo del fiume. La struttura è molto leggera, in acciaio, e bene si inserisce nel contesto agricolo.

“Con questa soluzione -ha sottolineato Zennaro- miglioriamo la viabilità dell’intera zona, mitigando anche la velocità in un punto che ora è particolarmente critico. Mi sento anche di rassicurare i residenti in merito al traffico futuro, visto che la strada manterrà i divieti oggi esistenti in merito al passaggio dei mezzi pesanti.”

“Abbiamo già previsto anche la continuazione dell’opera fino al casello autostradale -ha spiegato Zocca- Questa seconda parte è a carico dell’Autostrada, che l’ha inserita nel Piano Economico-Finanziario in approvazione al Ministero, su cui già abbiamo ricevuto rassicurazioni. Abbiamo perso 12 anni a causa dell’inerzia di chi ci ha preceduto, ora procediamo spediti per recuperare il ritardo.”

“Fondamentale -ha affermato Celebron- la regia della Provincia, che con serietà sta portando avanti il progetto della nuova viabilità di Debba, riservando una particolare attenzione anche all’aspetto ciclopedonale. Ci troviamo lungo una delle piste più frequentate dai vicentini, e non solo, che grazie all’intervento diventerà ancora più strategica nel piano della ciclabilità cittadina.”

Ora che il progetto è stato verificato e concordato con tutti gli enti competenti, la realizzazione dell’opera si fa più vicina.

 

Prossimi passaggi:

  • aprile/maggio 2021: prove geologiche propedeutiche alla progettazione

  • maggio/giugno 2021: redazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica

  • luglio 2021: la Provincia approva il progetto di fattibilità tecnica ed economica e avvia il procedimento espropriativo; inizia la fase formale di acquisizione dei pareri (Genio Civile e Soprintendenza ai Beni Culturali)

  • settembre 2021: adozione delle varianti ai Piani degli Interventi dei Comuni di Vicenza e Longare;

  • dicembre 2021: approvazione delle varianti urbanistiche;

  • inizio 2022: progettazione definitiva;

  • primavera/estate 2022: progettazione esecutiva;

  • fine 2022: inizio procedure di gara di appalto per l’esecuzione dei lavori