Processo Pfas, Bigon e Zanoni (PD): “danni minori se politica avesse agito prima, ora serve bonifica sito Miteni”

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Pfas bonifica manifestazione tribunale Vicenza
Pfas bonifica manifestazione tribunale Vicenza

“Il rinvio a giudizio dei manager della Miteni è sicuramente una buona notizia, se la politica avesse fatto la propria parte fin da subito con una costante attività di controllo, magari avremmo avuto danni minori. Adesso però, occorre guardare al futuro e accelerare con le operazioni di bonifica dell’area visto che da quei terreni continuano a fuoriuscire sostanze inquinanti. La tutela delle acque e della salute dei cittadini deve essere una priorità”. Così i consiglieri regionali PD Anna Maria Bigon e Andrea Zanoni, esprimono la propria soddisfazione per la decisone della procura di Vicenza di mandare a processo 15 manager dell’azienda con stabilimento a Trissino per disastro doloso, avvelenamento delle acque, inquinamento ambientale e bancarotta fraudolenta. “È una prima vittoria, ora comincia un’altra battaglia. Ci auguriamo che sia applicato il principio ‘chi inquina paga’ in base dalla legge sugli ecoreati approvata nel 2015 dal governo di centrosinistra, che prevede anche tempi molto più lunghi per la prescrizione. Tuttavia l’iter processuale – sottolineano gli esponenti dem – non deve farci dimenticare un problema enorme, quello della bonifica, ancora lontano dall’essere risolto. La pandemia ha rallentato l’iter ma non può assolutamente essere una scusante”, concludono Anna Maria Bigon e Andrea Zanoni.