Covid, Crisanti indagato. Lorenzoni: “se un esperto esprime dubbi su test rapidi è diffamazione?”

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Portavoce dell’opposizione in Consiglio regionale, Arturo Lorenzoni.
Portavoce dell’opposizione in Consiglio regionale, Arturo Lorenzoni.

“Denunciare i rischi di una strategia fondata sull’uso massiccio di test rapidi non è gettare discredito sulla Sanità veneta, ma esprimere un parere da esperto”. Così il portavoce delle opposizioni in consiglio regionale veneto Arturo Lorenzoni commenta in una nota la notizia del fascicolo aperto dalla procura di Padova sul microbiologo Andrea Crisanti dopo l‘esposto del dg di Azienda Zero Toniolo. “Del resto è innegabile che il ruolo del professor Crisanti nella prima ondata della pandemia è stato fondamentale per ridurre contagi e mortalità. Per questo siamo sorpresi di apprendere dalla stampa la decisione di Azienda Zero di querelarlo per diffamazione” aggiungono le forze di minoranza del Consiglio regionale Partito Democratico, Veneto che Vogliamo, Europa Verde, Movimento Cinque Stelle e il portavoce Arturo Lorenzoni. “Non conosciamo i dettagli dell’esposto, sappiamo però che non è lesa maestà discutere sulla bontà o meno dei tamponi antigenici. Crisanti non è l’unico ad avere dubbi sulla loro efficacia, specialmente in determinati ambiti. Durante questa pandemia, purtroppo, abbiamo ascoltato in ogni contesto il parere di decine di virologi improvvisati; ci sembrerebbe perciò ancora più singolare voler mettere il bavaglio a uno scienziato perché dice cose non gradite ai vertici della sanità veneta”.