Aste e sfratti, Belluco (ConfederContribuenti Veneto): lettera aperta a tutela debitore a Mattarella e Cartabia contro norma PNRR

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Alfredo Belluco contro Decreto Ingiuntivo Veloce a prima firma Andrea Ostellari (Lega)
Alfredo Belluco contro Decreto Ingiuntivo Veloce a prima firma Andrea Ostellari (Lega)
Illustrissimo Presidente della Repubblica on. Sergio Mattarella
Palazzo del Quirinale 00100 ROMA
Al Ministro della Giustizia
ill.ma dott.ssa Marta Cartabia
LETTERA APERTA
Desidero esporre quanto segue.
A pagina 67 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, è prevista l’abrogazione delle norme del Codice di Procedura Civile e delle leggi a tutela del debitore insolvente.
In certi casi, per poter espellere dalla propria abitazione una famiglia,  è sufficiente il mancato pagamento di appena 2 rate di mutuo.
Questa “pseudo riforma” della Giustizia, la quale spero vivamente che non venga mai approvata, prevede che la famiglia venga estromessa e buttata in mezzo ad una strada, prima che inizino gli esperimenti di asta.
Pag. 67 PNRR
Pag. 67 PNRR
Con l’approvazione della  Legge 119/2016 denominata Renzi-Boschi-Padoan, prevedeva già questa disumana procedura.
Il sig. Sergio Bramini con la sua famiglia, che aveva subito le nefaste e nefande conseguenze di questa iniqua legge sulla sua pelle, vantando 4 milioni di crediti dallo Stato e avendo solo 2 milioni di debiti, fu estromesso e buttato in mezzo ad una strada prima dell’asta, con uno sproporzionato e ingiustificato impiego della forza pubblica, il 18 maggio 2018, denominato il Giorno della Vergogna.
Con il fondamentale aiuto di alcuni senatori, l’11 febbraio 2019 riusci a far approvare la legge N° 12, denominata Legge Bramini, con 275 Parlamentari favorevoli, 206 contrari e 19 astenuti, la quale prevede sostanzialmente che lo sloggio possa avvenire solo dopo l’aggiudicazione dell’asta e  successivamente al trasferimento di proprietà e solo dopo che siano trascorsi ulteriori 60/90 giorni.
Il debitore, oggi, ha quindi diritto di abitarci fino a quando non sia andata a buon fine l’asta.
A Selvazzano Dentro (Padova) in piena pandemia Covid 19, dopo 7 esperimenti d’asta, nonostante le leggi e i DPCM che lo vietavano fino al 30 giugno 2021, il 17 marzo 2021 è andata all’asta l’abitazione di Sergio Scalabrin, invalido e malato settantenne.
Il giorno dopo, violando la legge Bramini, senza alcun ordine del giudice dell’esecuzione, il quale era stato ricusato il 15 marzo 2021, un avvocato su probabile ordine del notaio Custode Giudiziario, ha fatto cambiare dal fabbro le serrature di entrata della sua casa.
Numerosi soggetti, tra i quali probabilmente lo stesso Giudice dell’Esecuzione, fuorviato dal Custode Giudiziario, dovranno rispondere in sede giudiziaria, per tutta una serie di illeciti civili e soprattutto penali.
Devo inoltre far notare che, circa l’80% dei crediti vantati dalle banche, dalle finanziarie e dalle società di recupero, sono gonfiati, viziati, con illeciti addebiti, con violazioni civili e penali e molto spesso con il superamento del tasso soglia massimo previsto  dalla legge sull’USURA; mutui prima casa compresi.
Quindi il presunto debitore (in questo caso si chiamano entrambi Sergio come Lei) deve avere il diritto-dovere di chiedere l’accertamento giudiziario del proprio presunto debito, prima di trovarsi in mezzo ad una strada.
Le chiedo pertanto di non controfirmare questa legge incostituzionale, che va contro la salute dei cittadini e il diritto alla casa previsto anche dai trattati internazionali e dalle leggi europee.
Cordiali saluti e ossequi
Alfredo Belluco presidente Veneto e vice presidente CONFEDERCONTRIBUENTI