Un’operazione di disinnesco unica in Italia per il tipo di taglio operato dagli artificieri dell’esercito italiano sull’ordigno. Questo è stato il bomba day che ha reso necessaria l’evacuazione dal centro storico di Vicenza di oltre 3 200 persone e circa 300 attività, dalle 8 fino alle 16.18.
Dopo aver dato il via libera al rientro a casa, prefetto, sindaco, artificieri e rappresentati delle forze dell’ordine e dell’ulss hanno fatto il punto sulla giornata nella sede del Ccs, da dove sono state coordinate tutte le operazioni.
E’ stato innanzitutto evidenziato che si è trattato di un’operazione unica in Italia. A causa del deterioramento dell’ordigno, infatti, per estrarre l’innesco gli artificieri hanno dovuto eseguire un taglio parallelo all’asse longitudinale della bomba, applicando una metodica mai messa in atto nel nostro Paese prima di questo bomba day.
Il prefetto Pietro Signoriello ha quindi evidenziato i numeri della giornata che, rispetto ad altri bomba day, si è dovuta organizzare con le accortezze aggiuntive dettate dalla pandemia: “Sono stati oltre 500, tra operatori e volontari le donne e gli uomini impegnati nell’operazione. Ben 25 gli enti coinvolti nel territorio e rappresentanti del Ccs, il Centro coordinamento soccorsi ospitato nella sede del 118 perché la stessa Prefettura è stata oggetto di evacuazione. Oltre tremila i cittadini evacuati, compresi gli anziani e i fragili tutti accuratamente supportati”.
“Ringrazio gli artificieri – ha aggiunto il sindaco Francesco Rucco – per la professionalità con cui hanno portato a termine il disinnesco e tutti gli operatori e volontari attivi al Ccs, al Coc e nel territorio per fornire non solo assistenza e informazione, ma anche sicurezza a chi, suo malgrado, ha dovuto lasciare l’abitazione. Gli stessi cittadini che sono andato a visitare nei nostri centri di accoglienza al Polo Giovani B55 e al Centro di aggregazione del Villaggio del Sole si sono complimentati per l’organizzazione”.
Sul campo, per quanto riguarda il Comune, hanno operato per l’intera giornata gli assessori alla protezione civile Mattia Ierard, alle politiche sociali Matteo Tosetto e il vicesindaco Matteo Celebron, affiancati dal personale di protezione civile, servizi sociali, polizia locale, numero verde gestito dall’urp al Ccs, servizio stampa e comunicazione, servizio informativo comunale.
Nella sola giornata di oggi il numero verde dedicato al bomba day ha risposto a circa 300 chiamate, pari a quasi il 10% dei cittadini evacuati.
L’ufficio stampa, in stretto contatto con il portavoce operativo al Ccs insieme al capo di gabinetto del sindaco, ha gestito nella sala stampa allestita in piazza dei Signori una ventina di giornalisti accreditati. Grazie alla collaborazione dell’esercito, prima e dopo il disinnesco i giornalisti si sono potuti avvicinare all’area del ritrovamento per documentare e informare puntualmente i cittadini sullo stato di avanzamento delle operazioni. Anche il sito e i social istituzionali sono stati costantemente aggiornati, mentre dal servizio SMS di allarme sono stati inviati messaggi di aggiornamento agli oltre 300 cittadini che hanno fatto richiesta.
Le operazioni degli artificieri si concluderanno domani mattina alla cava di Alonte, dove l’esplosivo rimasto nella bomba sarà fatto scoppiare sotto un cumulo di terra di 9 metri.
Qui le notizie sul Bomba Day a Vicenza