Parco della Pace, Cattaneo (FI): “servono 150-200 nuovi punti luce”. Selmo (Da adesso in poi) e Balbi (PD): “esagerato, c’è già inquinamento luminoso Del Din”

253

I consiglieri di opposizione Giovanni Selmo (Da adesso in poi) e Cristina Balbi (Partito Democratico) rispondono in una nota al consigliere di maggioranza Roberto Cattaneo che ha proposto di posizionare 150-200 punti luce ulteriori al Parco della Pace tra i quartieri San Bortolo e Laghetto, vicino alla contestata, all’epoca della sua costruzione, caserma Del Din-Dal Molin, un parco fortemente voluto dalla precedente amministrazione Variati e che sia per la sua natura di enorme area verde sia per il nome sembra una compensazione alla caserma americana, contro cui lo stesso Variati provò a prendere le distanze con un referendum cittadino bocciato dal Consiglio di Stato. “La maggioranza torna a sollevare critiche al progetto Parco della Pace, e non è la prima volta che l’amministrazione tradisce una certa insofferenza per un progetto mai voluto e costretto a portare a termine. Per fortuna, le tante modifiche sostanziali al progetto, annunciate in campagna elettorale, si sono rivelate poca cosa. Colpisce la nuova uscita sul tema “illuminazione”, con la richiesta di posizionare ben 150-200 punti luce ulteriori – affermano Selmo e Balbi. “La richiesta ci sembra inappropriata ed eccessiva, dato che non riguarda un ambito cittadino, ma un parco naturalistico. Certo, all’interno del parco sono previste alcune funzioni sportive, ricreative e commerciali rispetto alle quali si potranno valutare integrazioni di luce in punti chiave per consentire la maggiore fruibilità, ma la caratteristica principale del Parco della Pace è quella di essere un’infrastruttura verde e di svolgere una funzione ambientale, facendo da contraltare all’inquinamento luminoso della base americana. Bisogna inoltre considerare l’equilibrio della fauna selvatica -che già ora si sta ripopolando l’area- e del paesaggio”.

“L’“illuminazione a giorno” di una delicata e importante zona del nostro territorio non ci pare per nulla una buona idea. Invitiamo ancora una volta la maggioranza a sedersi attorno a un tavolo con i progettisti e la città per analizzare seriamente la questione della gestione del Parco e del suo futuro” concludono i due consiglieri di opposizione.