La sezione di Bassano di Europa Verde ha lanciato in una conferenza stampa una proposta: avviare un processo che inverta la rotta, “liberando” il verde da quella nomea di “problema” con cui troppo spesso, e tra le righe, le amministrazioni lo vivono. Il progetto, in realtà, non vuole inventare nulla, poiché muove da una legge in vigore, la L. 10/2013 “Norme
per lo sviluppo di spazi verdi urbani”, tesa a promuovere la cultura del verde e degli alberi nei contesti urbanizzati, a aumentare gli spazi verdi urbani e le cinture verdi, a tutelare e salvaguardare gli alberi monumentali e altre alberature di pregio, a far fronte alle naturali esigenze biologiche e fisiologiche del verde. E lo fa definendo strumenti (e risorse) per una corretta pianificazione, progettazione, gestione, fruizione e promozione del patrimonio vegetale, nonché definendo e chiedendo le opportune competenze a chi opera e/o è chiamato ad operare nel settore.
Significa riconoscere la dignità di “disciplina” alla pianificazione e gestione del verde urbano, periurbano e boschivo. Purtroppo questa legge è ancora, e spesso, disattesa e inapplicata. Ecco da dove parte Europa Verde con il suo progetto, che ha chiamato “Liberiamo il verde” perché presentato alle realtà e associazioni cittadine a ridosso del 25 aprile, in una serata online che ha visto una partecipazione ricca, eterogenea, sensibile e motivata, incluso qualche amministratore del territorio. Il progetto è ambizioso quanto semplice: avviare un primo contatto con i comuni del Distretto 1 della USSL
7, che rappresentano un ambito territoriale relativamente omogeneo, per fare il punto sulla situazione e gestione del verde. Nessun giudizio o valutazione di merito, solo la volontà e necessità di raccogliere dati per comprendere lo stato dell’arte, per individuare eventuali best practices o criticità. Fatto il punto, si formuleranno delle proposte per aiutare la piena adozione degli strumenti e delle opportunità offerte dalla L. 10/2013.
Il progetto prevede un coinvolgimento attivo dei cittadini e delle cittadine, delle realtà locali e delle amministrazioni per giungere a azioni e strumenti condivisi e comuni, per impostazione e risorse attuative. La prima fase partirà la prossima settimana, con l’invio ai comuni del distretto di una lettera che illustri il progetto e accompagni un breve questionario, passaggio imprescindibile per comprendere lo stato dell’arte
e pianificare il prosieguo. Perché “[…] Dove una visione strategica in materia di verde urbano manca, si procede per interventi di “somma urgenza” (fonte: Report 2019 del Comitato verde pubblico), ma il verde spiega una nota “non deve più essere “un problema” e “un costo” per un amministrazione e una comunità. Il verde, se conosciuto, pianificato e correttamente progettato è solo una grandissima risorsa. Oggi più che mai, oggi più urgentemente che mai”.
(foto: Renzo Masolo)