“A Casa Nostra” si conclude con tre spettacoli al Teatro Comunale di Vicenza

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Si avvia alle fasi finali A Casa Nostra, il progetto di residenze artistiche sostenuto dalla Regione del Veneto, realizzato grazie alla collaborazione tra il Teatro Stabile del Veneto, il Circuito Multidisciplinare Regionale Arteven e la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza, capofila per i Teatri Comunali. Realizzato con il coordinamento artistico di Giancarlo Marinelli, il progetto rappresenta un’innovativa piattaforma per la rigenerazione artistica e culturale, concepita per “rimettere in moto” il sistema dello spettacolo dal vivo dopo la pandemia, grazie alla molteplicità di azioni poste in essere.

A Casa Nostra, avviato in novembre dell’anno scorso, ha coinvolto 8 compagnie di teatro, danza e musica, attive sul territorio regionale da almeno tre anni, dopo la selezione tramite open call; si tratta di Fondazione Aida (Verona), La Piccionaia (Vicenza), Malmadur (Venezia), nusica.org (Treviso), SlowMachine (Belluno), Theama Teatro (Vicenza), Zebra (Venezia), Zelda Teatro (Preganziol, Treviso).

I gruppi di lavoro, formati da artisti e staff tecnici, sono stati attivi in residenza in 8 Teatri di altrettante Città durante i mesi di chiusura (il Teatro Comunale Città di Vicenza, il Teatro Comunale di Belluno, il Teatro Ballarin di Lendinara-Rovigo, il Teatro Civico di Schio-Vicenza, il Teatro Salieri di Legnago-Verona, il Teatro Comisso di Zero Branco-Treviso, il Teatro Metropolitano Astra di San Donà di Piava-Venezia e il Teatro Filarmonico di Piove di Sacco-Padova); hanno lavorato a porte chiuse su nuovi progetti artistici con l’obiettivo di “riportare” il pubblico a teatro, consapevole e partecipe, grazie alle numerose attività realizzate sulla rete: masterclass, incontri di audience development e audience engagement, laboratori creativi, incontri con gli artisti, “referendum” sulla scelta degli spettacoli da portare in scena.

Fin dall’inizio è emersa con chiarezza la capacità di innovazione del progetto per gli artisti e per i cittadini che, di fronte alla chiusura dei teatri, hanno fatto di necessità virtù: i progetti di produzione artistica hanno infatti continuato ad “abitare” nelle sale e nei luoghi di spettacolo, mentre gli spettatori sono rimasti in collegamento con il mondo del teatro attraverso le piattaforme digitali, mantenendo vivi la relazione e il rapporto di vicinanza. Ma il progetto ha saputo fare un passo ulteriore: ha utilizzato i format online, connettendoli da subito alle azioni programmate dal vivo, creando contenuti perché quanto annunciato e lanciato sulla rete potesse essere la prima parte di un percorso “riversato” realmente negli spettacoli dal vivo, a teatri riaperti: un insieme di forme, di azioni di contatto, di interazione con spettatori in carne ed ossa.

Quelle interconnessioni a distanza diventano quindi partecipazioni reali, spettatori che si fanno presenze vive in quelle performances che hanno contribuito a scegliere, realizzando e condividendo quei contributi creativi di cui sono stati portatori con l’artista, disseminando, insieme, partecipazione attiva e passione culturale, come testimoniano i numerosi video realizzati e le prossime, imminenti, azioni di spettacolo.

Il momento atteso è arrivato, ora artisti e spettatori possono finalmente tornare “A Casa Nostra”, dentro i teatri, in sicurezza. Gli esiti finali del progetto su tutto il territorio veneto prevedevano complessivamente 24 appuntamenti di spettacolo dal vivo (uno nuovo, uno di repertorio e uno ospitato per ciascun gruppo di lavoro) che saranno messi in scena a partire dalle prossime settimane (e programmati fino a settembre).

Il Teatro Comunale di Vicenza ha accolto in residenza nei mesi di dicembre e gennaiol’Associazione Culturale ZEBRA, unica compagnia di danza tra gli artisti selezionati per la partecipazione al progetto, un’associazione con forte vocazione alla danza, orientata allo sviluppo culturale a 360°, fondata a Venezia nel 2011 dalle coreografe Chiara Frigo, Silvia Gribaudi e Giuliana Urciuoli.

I tre spettacoli finali di restituzione al pubblico di ZEBRA sono programmati per domenica 30 maggio alle 17.30 al Ridotto con Susi Danesin attrice e mimo, in scena con “Il gioco delle 4 stagioni” (tra mimo e musica), ideazione di Marta Dalla Via, una performance dedicata ai bambini dai 6 anni in poi, e alle loro famiglie, una passeggiata senza parole accompagnata dalla musica di Antonio Vivaldi (è lo spettacolo ospite della residenza). Domenica 13 giugno alle 20.00, sempre al Ridotto, sarà la volta di “A corpo libero” di e con Silvia Gribaudi, coreografa e performer molto conosciuta e apprezzata dal pubblico e dalla critica, e “Himalaya Drumming”, di e con Chiara Frigo, coreografa e danzatrice, con Bruce Turri alla batteria, due creazioni cult nel repertorio delle due artiste.

Le due interpreti di danza, con le loro personalissime visioni creative e concezioni del corpo in rapporto agli altri, presenteranno poi “Memorie di intime rivoluzioni”, il nuovissimo lavoro frutto della residenza artistica, mercoledì 30 giugno alle 20.00: in scena ci saranno due diverse prospettive coreografiche sulla percezione del confinamento e sulla trasformazione del corpo, a cui Gribaudi e Frigo daranno forma, anche grazie ai contributi al processo creativo raccolti durante gli incontri con gli spettatori. L’opening act della serata sarà invece la restituzione pubblica di “F.A.Q. Lab” di Andrea Rampazzo, un’indagine socio-artistica strutturata in laboratori in cui i nuclei familiari sono stati coinvolti per la realizzazione di una partitura coreografica: e così, dopo gli interessanti esiti online visti a febbrai, sarà finalmente in scena la performance collettiva.

Il progetto A Casa Nostra è stato finanziato dalla Regione del Veneto (200.000 euro, delibera n. 827 del 23 giugno 2020 della Giunta Regionale), per “rimettere in moto” il sistema dello spettacolo dal vivo regionale; è stato realizzato nell’ambito dell’Accordo di programma Regione del Veneto, L.R. 22 febbraio 1999, n.7 – art. 51.

I biglietti per gli spettacoli di A Casa Nostra sono in vendita online e alla biglietteria del Teatro Comunale di Vicenza, aperta il martedì, il giovedì e il sabato pomeriggio (dalle 15.00 alle 18.15); costano 5 euro “Il gioco delle 4 stagioni” e “Memorie di intime rivoluzioni”, 10 euro “A corpo libero” + “Himalaya Drumming”.

Per andare in biglietteria è obbligatorio prenotare online l’appuntamento sulla nuova piattaforma di prenotazione Book2day (bit.ly/prenotaBiglietteriaTCVI) resa disponibile da Develon Group, sponsor del TCVI. È possibile prenotare anche telefonicamente, chiamando la biglietteria allo 0444 324442 negli orari di apertura.

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