“La Corte europea dei diritti umani ha evidenziato come il nostro Paese sia ancora prigioniero di stereotipi culturali, anche su temi particolarmente delicati come quello della violenza di genere. La sentenza di ieri con cui condanna l’Italia deve farci riflettere tutti”.
Così Francesca Zottis, consigliera Pd vicepresidente dell’assemblea di Palazzo Ferro Fini e il collega Andrea Zanoni commentano la decisione della Corte di Strasburgo riguardante un presunto stupro di gruppo a Firenze, il cui processo si è concluso con l’assoluzione dei sette imputati. La ragazza coinvolta aveva presentato ricorso alla Cedu non sull’assoluzione bensì sulle motivazioni della sentenza, che avrebbe violato la sua vita privata, discriminandola. “E la Corte le ha dato ragione, parlando di ‘pregiudizio verso le donne’ e accordandole un risarcimento per danni morali. È una sentenza importantissima perché stigmatizza la delegittimazione e la colpevolizzazione delle vittime, delegittimazione che parte da considerazioni sulla loro vita privata e sul loro abbigliamento, che niente c’entrano con il singolo episodio. A 10 anni dalla Convenzione di Istanbul – sottolineano i due esponenti PD – siamo ancora indietro dal punto di vista culturale e sociale: c’è tanto lavoro da fare sulla dignità e il rispetto della donna. Anche all’interno delle istituzioni”