“Con la pandemia le disuguaglianze si sono accentuate, cronicizzando le situazioni di fragilità già evidenti e trascinando in povertà molte famiglie che appartenevano al ceto medio, con nuovi soggetti entrati nei radar della rete territoriale di vicinanza e solidarietà a causa della perdita del lavoro e della crisi di liquidità”. Con queste parole il direttore don Enrico Pajarin introduce il Bilancio sociale 2020, l’annuale pubblicazione di Caritas Diocesana Vicentina che ha lo scopo di restituire agli operatori, ai donatori, ai volontari, alle associazioni e alla popolazione in generale tutto ciò che è stato possibile realizzare l’anno scorso, grazie anche all’8×1000 devoluto alla Chiesa Cattolica e al 5×1000 devoluto all’Associazione Diakonia Onlus. “I prossimi mesi saranno altrettanto difficili – continua il direttore – perché si prefigura lo sblocco dei licenziamenti e degli sfratti. Ecco perché, per le persone che si rivolgono a noi, ogni aiuto è importante, anche il più piccolo: può essere dato attraverso l’8×1000 alla Chiesa Cattolica, il 5×1000 all’Associazione Diakonia Onlus o una donazione al Fondo IO(N)OI #insiemenonmolliamo, creato da Caritas Diocesana Vicentina proprio per fronteggiare le conseguenze, in termini di povertà, della pandemia”.
IL BILANCIO GENERALE E L’AREA PROMOZIONE CARITAS.
Nel corso del 2020 sono stati attivi 2.551 volontari, impegnati tra Caritas Diocesana (990), le 108 Caritas parrocchiali (1.195) e le Conferenze San Vincenzo (366). Le persone accompagnate sono state 18.435 (2.680 nell’ambito dei servizi-segno della Caritas Diocesana svolti dall’Associazione Diakonia Onlus, 12.355 dalle Caritas parrocchiali e 3.400 dalle Conferenze San Vincenzo), aiutate attraverso 26 tonnellate di alimenti, 154.465 capi di vestiario, circa un milione di euro in sussidi economici, 48.281 pasti offerti nelle mense, 12.057 pernottamenti nel ricovero di Casa San Martino e 50.735 nelle strutture di social housing e negli appartamenti, 5.933 docce e 1.192 lavaggi e asciugature a Casa Santa Lucia e 450 coperte distribuite a chi vive per strada.
Per quel che riguarda le 2.680 persone accompagnate nell’ambito dei servizi-segno della Caritas Diocesana, 1.056 sono italiani e 1.624 stranieri, 1.048 sono donne e 1.632 sono uomini.
Importante anche il servizio di sostegno scolastico offerto, attraverso le Caritas parrocchiali, a 344 tra bambini della scuola primaria e ragazzi della scuola secondaria di primo grado, così come l’apporto dei 25 giovani volontari impegnati nell’ambito “Giovani, percorsi e stili di vita”, impegnati in attività rivolte a singoli, scuole, associazioni, centri giovanili e altre realtà che interagiscono con il mondo giovanile.
L’AREA PROMOZIONE UMANA.
“Sono soprattutto i dati del servizio ‘Tirocini e lavoro’ e di S.T.R.A.D.E. (Servizio Territoriale Relazione di Accompagnamento nella Difficoltà Economica) – sottolinea il presidente dell’Associazione Diakonia Onlus, Sante Marcante – a testimoniare l’aumento delle difficoltà lavorative ed economiche legate alla pandemia. Altrettanto significativo è l’aumento delle richieste di sostegno psicologico, legate probabilmente all’isolamento e in alcuni casi alla coabitazione forzata imposti dall’emergenza Covid”.
Delle 109 persone accompagnate dal servizio “Tirocini e lavoro”, che promuove l’inclusione socio-lavorativa di persone in difficoltà occupazionale e che è ente accreditato dalla Regione Veneto per i servizi al lavoro, ben l’89%, infatti, sono state incontrate per la prima volta nel 2020. Rispetto al 2019, si è riscontrato un aumento degli italiani (ora sono il 35% del totale), di cui circa la metà hanno più di 45 anni. Il servizio ha offerto complessivamente 336 interventi di aiuto, gestendo 36 tirocini. Nel corso del 2020 al servizio è stato conferito il logo “We Welcome” dell’UNHCR per le iniziative di inserimento lavorativo svolte a favore di persone rifugiate.
Anche per S.T.R.A.D.E., che si occupa del sostegno di chi si trova in difficoltà economica, la gran parte delle 575 persone accompagnate sono state conosciute per la prima volta nel 2020 (il 65%). I 14 punti di ascolto, che si avvalgono di 103 volontari, hanno offerto 685 interventi di aiuto: 59% per il pagamento di bollette, 23% per consulenza e orientamento, 11% per il pagamento di affitti e 7% per altri sussidi economici. Il 49% delle persone accompagnate sono di nazionalità italiana.
Nel caso del servizio di sostegno psicologico, sulle 74 persone incontrate il 76% sono risultate conosciute per la prima volta nel 2020. Le principali problematiche riscontrate dai 19 psicologi psicoterapeuti volontari impegnati nel servizio sono state quelle familiari (31%), psicologiche-relazionali (14%), di lavoro (13%) ed economiche (12%).
Passando agli altri servizi, nel 2018 il ricovero notturno di Casa San Martino per persone senza dimora, che ha dovuto ridurre la capienza a causa delle regole sul distanziamento sociale imposte dalla pandemia, ha ospitato 165 persone (95,5% uomini, età media 37 anni, per l’84% stranieri), per un totale di 12.057 pernottamenti. I volontari impegnati sono stati 185, che hanno distribuito anche 450 coperte.
A Casa Santa Lucia, che offre i servizi mensa, docce, lavanderia, consulenza sanitaria, segretariato sociale, ascolto e spazi di socializzazione e formazione per persone senza dimora e in situazioni di povertà estrema, sono state accompagnate 401 persone. La cucina ha sfornato 39.841 pasti (di cui 15.105 da asporto per le persone residenti presso le strutture comunali allestite durante l’emergenza Covid). I 2.009 interventi di aiuto hanno riguardato nel 38% dei casi beni materiali, nel 31% ascolto, orientamento e segretariato sociale, nel 22% l’alloggio e nel 9% consulenze sanitarie. I volontari coinvolti sono stati 365.
A Casa Santa Lucia ha la propria base anche la redazione vicentina di Scarp de’ Tenis, il mensile di strada che dà voce alle persone senza dimora e che, grazie a 24 volontari e a 9 persone senza dimora coinvolte nella distribuzione, ha venduto 5.022 copie.
Il Centro San Faustino, che è un luogo di ospitalità diurna, d’ascolto, di orientamento e di custodia di bagagli e documenti, ha accompagnato 272 persone grazie all’ausilio di 22 volontari. A partire da novembre, è stato trasformato in un dormitorio di 8 posti, al fine di far fronte al ridimensionamento del numero di letti in Casa San Martino correlato all’emergenza Covid.
Il servizio Rom e Sinti, impegnato in percorsi di inclusione sociale e abitativa per le persone di etnia Rom e Sinti, ha incontrato 40 nuclei familiari, sostenendo 100 persone con alimenti e 50 con vestiario. Grazie anche a 16 volontari, sono stati attivati tirocini lavorativi e interventi in ambito scolastico per 35 minori.
Lo sportello Donna e Famiglia, che si avvale di 11 volontarie, ha accompagnato 289 donne (22% italiane, 78% straniere) per un totale di 2.118 interventi di aiuto (59% in beni alimentari, 22% in ascolto e orientamento, 13% in sussidi economici, 6% in segretariato sociale e altri interventi).
Il social housing, che offre aiuto a persone in temporanea difficoltà abitativa, ha ospitato 139 persone (49% italiani, 64% uomini), di cui 54 in 14 appartamenti di prima autonomia sparsi nel territorio vicentino e 85 nelle strutture di Casa Beato Claudio Granzotto a Vicenza, Casa San Giorgio a Quinto Vicentino e Casa Madre della Misericordia a Scaldaferro di Pozzoleone.
Davide e Golia, progetto che nelle sedi di Malo e Piazzola sul Brenta si occupa di persone segnate dal disagio mentale, ha accompagnato 73 persone tramite 245 incontri dei Gruppi di Auto Mutuo Aiuto e, durante il periodo più acuto della pandemia, 40 incontri online e 1.294 ore di sostegno telefonico e domiciliare. I volontari-facilitatori impegnati sono stati 25.
Il servizio “Lutto, solitudine ed esperienza del limite”, anch’esso molto coinvolto per gli effetti della pandemia, ha incontrato 203 persone, attraverso i 15 Gruppi di Auto Mutuo Aiuto e il supporto a distanza con videochiamate, gruppi whatsapp e incontri online. I volontari-facilitatori sono stati 31.
Il progetto Esodo, finalizzato al reinserimento sociale di persone detenute, ex detenute o in esecuzione penale esterna (attraverso la vita comunitaria, la formazione ed il lavoro) ha incontrato 132 persone, offrendo, anche grazie a 16 volontari, 256 interventi di aiuto.
Del servizio di consulenza legale hanno beneficiato 64 persone, supportate da 14 avvocati volontari, mentre 16 persone sono state coinvolte nei lavori di pubblica utilità e altre 9 nelle attività di volontariato degli affidamenti in prova.
Infine il servizio “Dialogo di coppia”, che grazie a 12 coppie di facilitatori nel 2020, causa pandemia, ha svolto per lo più accompagnamento telefonico, attivando il servizio “SOS Coppia”, e il servizio “Dipendenze e compulsività”, che ha seguito 3 persone con cui sono stati affrontati i loro problemi di dipendenza.
AREA PROMOZIONE MONDIALITÀ.
Caritas Diocesana Vicentina è impegnata anche nell’accoglienza di persone richiedenti protezione internazionale. Nel 2020, 104 volontari hanno offerto il loro aiuto nell’accoglienza di 36 persone: 21 (suddivise in piccoli gruppi) sono state accolte in appartamenti o canoniche di 4 comunità; altre 15 sono giunte nel territorio diocesano attraverso i Corridoi Umanitari, provenienti dai campi profughi di Etiopia, Niger e Giordania.
Sul fronte delle emergenze umanitarie e dei progetti internazionali per la cooperazione e lo sviluppo, nel 2020 sono stati raccolti fondi per la Missione Vicentina in Mozambico, per le emergenze umanitarie in Libano, Siria, Bosnia Erzegovina e per le popolazioni colpite da calamità naturali. Sono stati inoltre attivati dei sostegni a distanza in Congo.