Azioni BPVi vendute da Banca Nuova, quattro sentenze a Palermo: Intesa SanPaolo dovrà risarcire 400 mila euro a una ventina di risparmiatori

470
Banche venete: Intesa Sanpaolo chiamata a
Intesa Sanpaolo chiamata a "rispondere" dei debiti di BPVi e Veneto Banca?

Fonte ANSA Palermo. Quattro sentenze (di primo grado e quindi appellabili, ndr), una ventina di risparmiatori coinvolti e una stangata da 400 mila euro per Intesa SanPaolo: dopo anni di battaglie e tentativi (spesso vani) di ottenere un risarcimento, arriva una svolta storica per i consumatori incappati nelle azioni Banca Polare di Vicenza, vendute da Banca Nuova. La Quinta Sezione del Tribunale di Palermo, con i giudici Rachele Monfredi ed Emanuela Rosaria Piazza, ha accolto infatti i ricorsi presentati dallo studio legale Palmigiano – che ha raggruppato le cause in una sorta di class action proprio per scongiurare rinunce e assistere anche chi rischiava di affrontare spese eccessive rispetto all’investimento andato in fumo – riconoscendo la responsabilità dell’istituto di credito che ha acquisito Banca Nuova (controllata da Banca Popolare di Vicenza in Lca le cui “parti “buone” sono state acquisite insieme a quelle di Vento Banca per un euro, ndr).
La vicenda, negli anni a cavallo tra il 2013 e il 2015 ha coinvolto migliaia di risparmiatori siciliani, indotti dagli allora funzionari di Banca Nuova ad acquistare azioni della Popolare di Vicenza. Poco dopo, però, la Capofila del Gruppo Zonin fu messa in liquidazione, con strascichi giudiziari anche per i vertici della banca e con danni enormi per i clienti che
avevano acquistato i prodotti dell’istituto di credito, che persero tutti gli investimenti.
Adesso, con quattro sentenze appena pubblicate la Quinta Sezione del Tribunale di Palermo ha condannato Intesa SanPaolo a risarcire venti risparmiatori siciliani un importo di oltre
270.000 euro e a pagare spese legali per circa 130.000 euro.
“Queste sentenze – commentano gli avvocati Alessandro Palmigiano ed Elisabetta Violante – rendono giustizia ai clienti coinvolti, spianando la strada anche ad altri risparmiatori, e condannano una serie di pratiche illecite purtroppo spesso comuni nel mondo
finanziario”.

N.B. Abbiamo chiesto un commento sia a Intesa Sanpaolo che allo studio legale Palmigiano, che pubblicheremo appena li riceveremo.