Zanoni (PD): “Costituzione ecologista e animalista, in Senato primo passo importante”

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Tutela ambiente entra in costituzione
Tutela ambiente entra in costituzione

“Finalmente la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli animali diventa una priorità, mi auguro che entro la legislatura possa entrare a pieno titolo nella Costituzione”. Così  il consigliere regionale del Partito Democratico Andrea Zanoni commenta l’approvazione in prima lettura al Senato del disegno di legge che introduce la tutela dell’ambiente e della biodiversità nella nostra Carta modificando gli articoli 9 e 41; un’approvazione trasversale con le sole astensioni di Fratelli d’Italia e Azione. “La strada è ancora lunga perché occorre un doppio passaggio in entrambi i rami del Parlamento, ma è stata tracciata: ripensamenti o marce indietro non sono ammissibili, è un vuoto legislativo che va assolutamente colmato”.

Andrea Zanoni, Consigliere regionale del Veneto
Andrea Zanoni, Consigliere regionale del Veneto

“L’inserimento in Costituzione è un traguardo fondamentale, però da solo non è sufficiente – sottolinea il consigliere PD – È necessario che questi princìpi siano fatti propri anche dalla legislazione ordinaria, sia statale che regionale.  E il Veneto deve fare uno scatto in avanti. Ricordo che siano agli ultimi posti in Italia per tutela dell’ambiente e della biodiversità come certificato dall’obiettivo ‘Vita sulla terra’ dell’Agenda 2030 dell’Onu sullo sviluppo sostenibile. O per fare un altro esempio, il calendario venatorio scritto sotto dettatura delle associazioni dei cacciatori che non tiene conto delle indicazioni dell’Ispra sulla salvaguardia della fauna selvatica, minacciata dalla distruzione di habitat e dai cambiamenti climatici. E proprio per quanto riguarda gli animali ho presentato un progetto di legge sottoscritto da tutti i colleghi di opposizione per migliorare il loro benessere, con l’introduzione di divieti stringenti e sanzioni più severe per maltrattamenti e abbandoni, oltre a maggiori fondi per le associazioni che se ne occupano. Norme minime di civiltà, ma da mesi il Pdl è fermo: non è neanche iniziata la discussione in Commissione, a testimonianza di quanto alla maggioranza stiano a cuore questi problemi”.