Emergenza abitativa a Vicenza, Mauro Marchi (Sunia) ai candidati sindaco: serve gestione accurata del patrimonio edilizio comunale e sciogliere nodo Amcps

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È stato diffuso un documento stilato dalla segreteria generale del SUNIA e indirizzato ai candidati sindaco di Vicenza dal segretario Mauro Marchi. Ve lo sottopiniamo di seguito. “Stante che da parte del governo nazionale una seria politica abitativa negli ultimi anni non è mai stata intrapresa se non con interventi “tampone” e dunque meramente emergenziali, con ciò purtroppo lasciando ai comuni l’onere di sopperire pur con le scarse risorse concesse a questo problema, come intende il nuovo sindaco che verrà eletto affrontare il problema casa che assilla un numero sempre maggiore di vicentini?

Le problematiche locali legate a questo tema sono numerose e il SUNIA ben le conosce essendo il referente principale dei cittadini che le devono affrontare, sia per quanto concerne la locazione privata sia per quella di edilizia residenziale pubblica.
In particolar modo è quest’ultima che dovrà essere presa in carico con particolare attenzione dalla nuova giunta che verrà eletta il prossimo 10 giugno.

Di seguito illustriamo sommariamente alcuni punti fondamentali che riteniamo che il nuovo sindaco e la sua giunta dovranno affrontare con risposte decise e non solamente di ordinaria amministrazione, stante i tempi di crisi che ormai viviamo.

Patrimonio abitativo di proprietà comunale, osservazioni e suggerimenti del SUNIA

Gestione tecnica

Uno dei problemi più gravi è rappresentato dalla manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili sia quelli locati che quelli vuoti, questi ultimi, che necessitando di essere manutenuti per poter essere riassegnati, scontano tempistiche bibliche prima di venir resi agibili per una nuova assegnazione, e ciò comporta un ulteriore degrado e conseguente aumento dei costi di manutenzione.
Si devono tagliare radicalmente i tempi di riassegnazione degli appartamenti che vengono rilasciati, che devono venire rapidamente resi agibili per una nuova assegnazione; ciò oltre a ridurre i costi della manutenzione, permetterebbe un più rapido turn over nelle assegnazioni.
Va intensificato il programma di manutenzione straordinaria degli immobili assegnati, con ciò evitandone il loro progressivo degrado nel corso degli anni e riducendo i costi di manutenzione al momento di una riassegnazione.
Si dovrebbe istituire una squadra fissa di manutenzione composta da quattro elementi: un elettricista, un falegname, un idraulico-caldaista e un muratore, ai quali demandare il compito della manutenzione eccedente l’ordinario nel corso della locazione, ciò eviterebbe il degrado progressivo degli immobili, ridurrebbe i costi di straordinaria manutenzione al momento della riassegnazione e renderebbe più dignitosa l’abitazione e la vita dell’assegnatario.

Gestione amministrativa

Il patrimonio abitativo del comune allo stato attuale presenta numerose criticità sia sul piano amministrativo che gestionale, la gestione da parte dell’ente preposto AMCPS sconta anni di cattiva e superficiale amministrazione che alla fine ha portato gravi disagi ai cittadini assegnatari, un caso per tutti, le abitazioni di Contrà “Corpus Domini”, mal gestite sul piano amministrativo e tecnico per anni, ciò ha provocato conseguenze che ora si vuol far ricadere sugli stessi assegnatari del tutto incolpevoli.
Quest’ultimo non è l’unico caso a nostra conoscenza, ma è certamente il più esemplare, di come venga gestito il patrimonio edilizio del comune; non si comprende altresì per quale motivo venga affidata ad amministratori esterni la gestione degli edifici in condominio, tra l’altro facendone ricadere parte dei costi sugli assegnatari stessi, quando personale interno potrebbe farsene carico senza ulteriori costi sia per l’ente che per gli assegnatari.
L’inefficienza gestionale del patrimonio pubblico del comune, da parte di AMCPS, comporta non solo un degrado progressivo del patrimonio edilizio, ma risulta anche un danno diretto nei confronti degli assegnatari, incolpevoli vittime di una gestione quanto meno approssimativa.

Il neo eletto sindaco e la sua giunta dovranno affrontare con decisione e accurata programmazione la fin qui carente gestione del patrimonio edilizio comunale, per venire incontro alle esigenze sempre più pressanti dei cittadini che, stante il perdurare della crisi in atto, si trovano nella necessità di accedere ad una casa popolare.
Il SUNIA  si augura che possa instaurarsi con il nuovo sindaco, la sua giunta e gli assessorati competenti, un fattivo dialogo reciproco volto a venire incontro alle esigenze di quella parte di cittadini che già sono assegnatari di un alloggio e di quelli che aspettano – e sono numerosi – di diventarlo”.