Giorgia Meloni a Vicenza per la lista di Fratelli d’Italia a sostegno di Francesco Rucco: focus su famiglia, immigrazione, sicurezza, banche, donne

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Questo pomeriggio (qui il video di gara parte dell’evento) presso il parco di via Adenauer moltissimi dei simpatizzanti vicentini di Fratelli d’Italia si sono riuniti per incontrare la capogruppo nazionale del partito Giorgia Meloni (qui la nostra intervista esclusiva sul fondo di ristoro per i soci truffati della BPVi oltre che di Veneto Banca), in visita a Vicenza per dare pubblicamente il proprio sostegno al candidato sindaco Francesco Rucco ormai non più solo “civico“, già forte del sostegno di Forza Italia e Lega dopo aver avuto inizialmente proprio quello di FdI su indicazione di Sergio Berlato.

 

Presenti fra gli altri, oltre ai candidati della lista presentata, tra cui il capolista Mattia Ierardi, Sergio Berlato, Claudio Cicero, Daniele Pedrazzoli e il portavoce provinciale di FdI Vincenzo Forte, quest’ultimo ha introdotto con toni accesi da comizio la presentazione.

C’è voglia di cambiamento” ha ribadito più volte Forte, che ha puntato il dito verso l’attuale amministrazione di centro sinistra, rea di aver portato avanti “10 anni di mala gestione politica“. Secondo Forte, l’unico in grado di realizzare questo cambiamento a Vicenza è Francesco Rucco, che mette al centro del proprio programma politico quelli che sono, a livello nazionale, i temi prioritari di Fratelli d’Italia: sicurezza, lotta al degrado, sostegno alla natalità e alla famiglia (“naturale” ha detto Forte) e la libertà educativa.

Francesco Rucco ha poi spiegato, in maniera pacata, che Vicenza “vive un momento di grossa difficoltà“, come rappresentato anche dal luogo scelto per l’incontro: il parco di via Adenouer. Questo, insieme alle altre aree verdi, per il candidato di centro destra è oggi inutilizzabile perché “in mano allo spaccio e al degrado“. Rucco ha poi sinteticamente citato il caso Banca Popolare di Vicenza, definito come uno “tsunami economico“, accennando alla necessità di accelerare il fondo di ristoro per i soci truffati, molti dei quali oggi faticano ad arrivare a fine mese.

Rucco ha poi ringraziato Giorgia Meloni per essere venuta a Vicenza e ha ribadito la propria fiducia verso le imminenti amministrative di domenica 10 giugno, forte anche dell’appoggio di Fratelli d’Italia, il primo fra i partiti a dare appoggio al suo progetto inizialmente tutto civico.
Ha preso, quindi, la parola fra gli applausi Meloni: “non siamo qui per fare dichiarazioni, siamo qui per vincere“. La presidente di Fratelli d’Italia ha espresso chiaramente il proprio pensiero dicendo che quando si vota, quando si sposa un progetto, non si è mai neutrali. A Vicenza dunque, scegliere Rucco, significa sposare un progetto e schierarsi. Schierarsi contro il degrado e la criminalità causati, anche a livello nazionale, dall’immigrazione incontrollata e dalla recente depenalizzazione di una lunga serie di reati minori. “Viene prima chi rispetta le regole, chi paga le tasse e chi rispetta la nostra cultura e le nostre tradizioni, poi si può parlare di tutto il resto” ha esclamato Meloni tra l’approvazione dei propri sostenitori.

Ribadendo la propria stima nei confronti del candidato Rucco, ha poi speso delle parole sui temi di punta del proprio partito. Sulla lotta all’immigrazione incontrollata è stata molto concisa: “non siamo razzisti, siamo gente di buon senso. Fare entrare in tre anni 500.000 persone, che non hanno una casa, una famiglia, un lavoro o una speranza, non è fare solidarietà, si tratta solamente di trovare braccia per la criminalità organizzata“. Ha poi continuato: “chi entra in Italia illegalmente va rimpatriato“. Riguardo il tema del degrado si è detta convinta che lo spaccio a minori dovrebbe essere configurato come tentato omicidio e che ci deve essere sempre la certezza della pena: “se non ci sono carceri a sufficienza le si costruiscano senza depenalizzare certi reati o ridurre o annulalre i tempi di detenzione!“.

Infine brevi cenni sulla sicurezza e sulla legittima difesa. “Non ha senso”, ha detto Meloni, “la difesa commisurata all’offesa. Nel dubbio la persona in casa ha diritto a difendersi, non può chiedere all’assalitore quanto sia intenzionato lui a far male per poi decidere come reagire. L’asalitore stai  a casa sua se vuole stare tranquillo!“.

Ultimo tema toccato durante il comizio, quello del problema oggettivo del calo demografico. Per combattere questa battaglia bisogna sostenere la famiglia e non dover mettere una donna nelle condizioni di dover scegliere se avere un posto di lavoro o essere madre: “lo Stato dia i giusti servizi alle donne, poi vedremo se servono ancora le quote rosa…!“.
Per tutto questo “siamo mobilitati“, ha chiuso, tra gli applausi che spesso hanno scandito il suo intervento, ribadendo ancora una volta l’impegno che Fratelli d’Italia si prenderà in campo nazionale, mentre a Vicenza “Rucco non vi tradirà ma se rafforzerete FdI i vostri voti saranno in cassaforte“.