Lavorano 24 ore su 24, la Repubblica: i robot ci salveranno se saremo formati

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Robot
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Lavorano 24 ore su 24. Non fanno pause pranzo, non si ammalano, non hanno bisogno di mascherine e distanziamento. E – soprattutto – cancellano in azienda il rischio dell’errore umano. Benvenuti nel mondo dei robot. Ma c’è da averne paura? La risposta è nel servizio di copertina di Affari & Finanza, domani in edicola con il quotidiano.
Oggi sono ben 2,5 milioni i robot già in attività e il loro numero raddoppierà nel 2025. Tra quattro anni per la prima volta nella storia si faranno carico di più occupazioni degli esseri umani riaprendo l’eterno dibattito: ci sarà abbastanza lavoro per noi umani? La risposta è sì, ma non senza condizioni. Perché è vero che i robot stanno distruggendo milioni di posti di lavoro, ma altrettanti ne stanno creando. A patto però che la formazione duri per tutta la vita. Come nella impresa padovana Carel, che produce centrali elettroniche, dove i robot montano i pezzi e le tute blu sono diventate analisti dei dati.
Intanto però proprio il comparto dell’elettronica sta vivendo a livello mondiale una situazione dai duplici risvolti: positivi per la forte crescita di domanda, negativi perché questa ha creato un’insufficienza nella fornitura di microprocessori che sta rallentando molti settori strategici. Anche quelli che stanno sviluppando le tecnologie che guidano il grande cambiamento in atto in questi anni. La McKinsey di queste tecnologie ne ha selezionate 10, le più importanti e rivoluzionarie, che vanno dall’automazione alla bioingegneria, dai nuovi materiali ai pc quantistici.
Tornando in Italia, obiettivo puntato sul gruppo Esselunga, con Marina Caprotti che assume la guida del gruppo.