Bonifica bellica all’ex Centrale del latte, poi via alla riqualificazione

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In occasione dell’allestimento del cantiere – comunica in una nota stampa il Comune di Vicenza – per la bonifica bellica preliminare all’intervento di riqualificazione dell’ex Centrale del latte, sindaco, assessore alla progettazione e sostenibilità urbana e assessore alla cura urbana hanno effettuato un sopralluogo all’area, destinata a diventare il cuore del quartiere di San Bortolo.


Il recupero, del valore di oltre 4 milioni di euro, è uno degli interventi più significativi del piano di rigenerazione urbana ideato dall’amministrazione comunale, finanziato per quasi 18 milioni di euro dallo Stato nell’ambito del Bando Periferie.
Il progetto di recupero dell’ex Centrale del latte, com’è noto, va oltre le finalità di mera riqualificazione edilizia, dando il via ad una riqualificazione di spazi per la cittadinanza e all’inserimento di nuove funzioni in un polo destinato, per la sua posizione baricentrica, a diventare strategico non solo per il quartiere di San Bortolo, ma anche per l’intera circoscrizione. Anche per questo le soluzioni progettuali sono state condivise dall’amministrazione con i residenti, il comitato “Area ex Centrale del Latte”, la parrocchia del Cuore Immacolato di Maria, la Pro S.Bortolo e le altre realtà associative del quartiere.
L’intervento riguarda la riqualificazione di una superficie complessiva di 9000 metri quadrati, con palazzine e spazi all’aperto da destinare a parco, piazza e parcheggi. 
Secondo il progetto diviso in due stralci e in fase di affidamento dei relativi lavori, l’edificio principale potrà ospitare su più piani non solo le stanze per le attività delle associazioni del quartiere, ma anche un nuovo auditorium e un’ulteriore ampia sala, una grande terrazza per le attività all’aperto e spazi laboratoriali ricavati nel sottostante interrato, illuminato da luce naturale grazie a delle aperture verso il parco, un bar e una sala polifunzionale.
Il progetto prevede inoltre il recupero di una grande area a parcheggio e a parco, quest’ultimo dotato di una piazza per gli eventi pubblici, mentre la palazzina d’angolo potrebbe ospitare la nuova sede della guardia medica, oggi ai Ferrovieri, la cui localizzazione in questi spazi garantirebbe anche un utile presidio in orario serale e notturno, e l’ufficio della circoscrizione 5, oggi a Laghetto.
Per quanto riguarda le superfici di possibile nuova edificazione, ora che non è più necessario ricorrere al concorso del finanziamento privato, con apposita variante urbanistica già adottata dal consiglio comunale e in corso di perfezionamento sono state aumentate le aree da destinarsi a spazio pubblico per il quartiere. La potenzialità edificatoria è stata a sua volta limitata ad una superficie utile pari a 1.000 metri quadrati, da destinare a residenza, direzionale, piccolo commercio e artigianato di
servizio a favore del quartiere, e dovrà essere realizzata lungo via Grappa, quale cortina edilizia di separazione tra la viabilità e la nuova area pubblica.
La bonifica bellica sarà eseguita dalla ditta Sogelma di Scandicci che avrà 30 giorni di tempo per completare l’intervento dall’approvazione del progetto da parte dell’Ufficio bonifica ordigni bellici dell’esercito. Successivamente si darà avvio ai lavori veri e propri previsti nei due stralci progettuali per una durata complessiva di 15 mesi.
Com’è noto, il Comune di Vicenza ha partecipato al ?Bando Periferie? con la proposta ?Liberare Energie Urbane?, redatta in collaborazione con Confindustria Vicenza – ANCE e Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori della provincia di Vicenza.
Vicenza si è classificata quarta tra i 113 Comuni capoluogo d’Italia che hanno partecipato al bando, aggiudicandosi l’intera somma richiesta, pari a un finanziamento di 17 milioni 794 mila euro destinato ad alimentare un’operazione del valore di 48.830.859, di cui 4.723.905 euro già finanziati dal Comune e 26.312.000 euro dal privato.