La multinazionale ABB ha declinato l’invito a partecipare all’incontro regionale, fissato per domani con le varie parti interessate, mirato ad approfondire una proposta di completa reindustrializzazione del sito di Marostica e del suo personale, pervenuta da un’azienda del territorio nelle settimane scorse.
“Con questa comunicazione – spiega l’assessore regionale al Lavoro, Elena Donazzan – viene così vanificato un ulteriore tentativo di salvataggio della continuità produttiva e occupazionale del sito vicentino di ABB, che sarebbe dovuto seguire l’incontro del 24 giugno scorso, organizzato dal Mise”.
“Esprimo il mio rammarico e disappunto per l’atteggiamento assunto da ABB rispetto alla disponibilità dichiarata nei mesi scorsi, alle Istituzioni e alle Organizzazioni sindacali, ad avviare un percorso finalizzato alla prosecuzione delle attività produttive e alla salvaguardia occupazionale del sito di Marostica – prosegue l’Assessore regionale -. Anche in sede ministeriale i vertici aziendali non hanno inteso spiegare le loro determinazioni. In aggiunta a ciò, ABB non ha ritenuto neanche di esplicitare quelle che ritiene essere le condizioni minime per avviare un’analisi di sostenibilità tecnica su qualsivoglia progetto di subentro. Tali comportamenti sono offensivi nei confronti di tutti i soggetti che si sono adoperati per fornire una risposta industriale alla chiusura del sito vicentino. Atteggiamenti ancor più da stigmatizzare perché intrapresi da un Gruppo che opera in Italia con decine di unità produttive e oltre 4500 dipendenti”.
“Ho chiesto pertanto al Ministero dello Sviluppo Economico – conclude l’assessore Donazzan – di valutare ogni azione utile per ricondurre ABB al senso di responsabilità e a un maggior rispetto per il nostro Paese e i suoi lavoratori”.