Biblioteca all?ex-tribunale di Vicenza: ecco la possibile bozza di progetto di Francesco Rucco per la nuova Bertoliana

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Pubblicato il 7 giugno alle 22.11, aggiornato alle 23.11. La campagna elettorale per palazzo Trissino è stata impregnata di temi generici e poco concreti, di dossier anonimi e sondaggi di parte, di “Borgo Berga l’hai fatto tu, no io no…!“, di non so quante telecamere da installare, 10.000 alberi da piantare e 100.000 manganelli a destra come a sinistra, di municipi da spostare di 500 metri, di Fondi immobiliari prima bocciati ora sulla via della resurrezione, di Tac Tav a go go salvo che per chi avrà le case distrutte, di tutti sì a chi vuole sentire dei sì e tutti no per chi vuole i no. Se si sono affrontati temi come il lavoro, la sicurezza sul lavoro, l’ambiente, il sociale per anziani e disabili, lo si è fatto con nude affermazioni senza progetti chiari.

Negli ultimi giorni, però, grazie anche il nostro pressing  e ai nostri tre confronti (con solo Otello Dalla Rosa ad evitarli) su temi sensibili come il destino dei soci truffati dalla banda della Banca Popolare di Vicenza, di Aim, della fu Fiera di Vicenza tutti i candidati si sono espressi, ad esempio, per la costituzione di parte civile del Comune di Vicenza nel processo contro BPVI e 7 imputati eccellenti, tra cui Gianni Zonin, anche se solo Francesco Rucco, tra i due big, ha “abbracciato” anche l’acquisizione degli atti processuali, tutti vogliono veder crescere Aim ma sempre che non faccia la fine della Fiera, in minoranza a… Rimini dove incassa un po’ di utili (Dalla Rosa) ma non conta nulla (Rucco, Albertin, Maroso, Equizi e Bano)…

Un altro tema, a parte quello del mega Parco della Pace o Parco per la pace che aveva inizialmente appassionato i vari candidati (non sappiamo quanto i cittadini vicentini da tempo alle prese con altri parchi più piccoli e, ciononostante, poco curati e non abbastanza controllati), che sembrava aver generato vivaci discussioni per la crescita culturale della città era quello del futuro, progettuale  e logistico, della Biblioteca Bertoliana.

Ma per come era esploso il tema si era raffreddato e subito esaurito nella disputa tra Otello Dalla Rosa (sede a S. Giacomo in un palazzo da abbattere e ricostruire) e Francesco Rucco (riutilizzo del più moderno edificio dell’ex Tribunale).

Ora dopo il boom iniziale e il silenzio successivo soprattutto su come si voglia fare la nuova Bertoliana e per chi, da cui conseguirebbe il dove, siamo venuti in possesso della bozza di progetto dettagliata e non parolaia su cui Francesco Rucco ci risulta che baserebbe la sua proposta di biblioteca all’ex tribunale.

Di tempo per ragionarci per farne un elemento di scelta tra i due maggiori contenditori delle amminsitrative di domenica 10 giugno non ce n’è molto ma ne anticipiamo la pubblicazione perchè di cose concrete ci piace ragionare, mentre di fumo e chiacchiere dopo 10 anni di Achille Variati siamo un po’ stanchi anche perchè il fumo e le chiacchiere dei cloni di Variati si annunciano il primo meno aromatico, le seconde più vuote.

Ecco, quindi, le linee guida per la Bertoliana all’ex Tribunale che Rucco parrebbe aver abbraccaoto e su cui a lui chiediamo maggiori lumi.

 

L?edificio in Contra? S. Corona, sede del Tribunale, liberato dalle attuali funzioni potrebbe offrire alla Città l?occasione, non facilmente ripetibile, per realizzare quei servizi di biblioteca pubblica/mediateca che le attuali sedi di Contra? Riale non sono in grado di sviluppare per limiti strutturali e spaziali.

Le ormai numerose esperienze diffuse anche in area veneta fanno pensare che una proposta simile, se ben organizzata, potrebbe essere mediamente fruita da almeno 2.000 persone al giorno. La innovativa tipologia di offerta rispetto a quanto presente oggi a Vicenza ed il mantenimento nelle sedi attuali dei servizi legati alle raccolte conservative oltre che allo studio con testi propri inducono inoltre a ritenere che queste 2.000 persone verrebbero a rappresentare un?utenza in gran parte nuova che oggi potrebbe trovare risposta solo parziale alle proprie esigenze nelle ridotte sedi della rete bibliotecaria urbana. Il garantire maggiore ossigeno alla consultazione/studio dei documenti storici ed il concedere maggior spazio agli studenti universitari aumentando le postazioni testi propri risponderebbe, inoltre, ad un?esigenza pressante costantemente espressa e recepita dai responsabili della Bertoliana.

 

Tornando all?edificio in Santa Corona, va detto che i principali vantaggi dello stesso sono rappresentati dalla collocazione nel centro cittadino, la contenuta distanza da Contra? Riale dove rimarrebbero, come detto, altri servizi bibliotecari,  e dalla cospicua dimensione della superficie coperta. Non trattandosi, poi, di un edificio storico sarebbero più facilmente attuabili tutte quelle modifiche necessarie alle nuove funzioni cui verrebbe destinato.

 

Il target al quale l?offerta farebbe riferimento sarebbe il più vario: bambini, ragazzi, adulti, anziani attratti dai più diversi supporti dell?informazione e della documentazione. Non solo libri, quindi, non solo stampa periodica, ma musica, film, internet, esposizioni, spazi per la creatività, spazi per esperienze di drammatizzazione. Il termine biblioteca è, in effetti, per una simile realtà, un po? riduttivo. Ma va sottolineato che di questo centro culturale la biblioteca continuerebbe ad essere la colonna portante, la garanzia di pluralità, la struttura in grado di inserire in un contesto culturale più ampio la singola proposta.

La caratteristica principale dell?offerta libraria, come doveroso in una vera biblioteca pubblica, sarebbe quella di sfruttare al massimo lo scaffale aperto. 170.000 volumi a portata di mano porterebbero a quell??andar per libri?, quasi un girovagare curioso tra le bancarelle, che potrà offrire l?opportunità al prodotto editoriale di sviluppare tutte le proprie capacità attrattive sul potenziale lettore.

L?organizzazione degli spazi, in una superficie di queste dimensioni permette proposte finora non perseguibili.

Un esempio di ciò potrebbe essere rappresentato dal piano primo, studiato come una proposta per le famiglie, con spazi dedicati alla lettura ed all?animazione dei bambini, alle attività per i ragazzi, alle curiosità dei genitori, ad aree di approfondimento tematico delle problematiche che caratterizzano la vita familiare, fino a spazi-salotto con caratteristiche culturali per papà, mamme o nonni in attesa dei bambini.

Una struttura così complessa e così frequentata, infine, deve prevedere anche con adeguati spazi ricreativi. L?ipotesi abbozzata prevede così un?area ristorante-bar analcolico, spazi per genitori in attesa dei figli, un?area verde protetta, un?area coperta esterna.

SCHEDA PROGETTUALE

Dimensioni (dati arrotondati):

– Superficie coperta disponibile mq utili (circa)              7.000

– Capacità stoccaggio ? n. volumi                               200.000

– Testate periodici esposte n.                                       1.000

– Volumi esposti n.                                                    170.000

– multimediali disponibili n.                                       100.000

– posti a sedere n.                                                           720

 

Funzioni:

–       Stoccaggio con scaffalatura compatta

–       autorimessa

–       bar analcolico/ristorante

–       informazioni di comunità ? conosci Vicenza

–       esposizioni ? incontri pubblici

–       bookshop

–       internetpoint

–       spazio corsi pubblici informatica

–       emeroteca

–       informazioni ? orientamento

–       prestito

–       consulenza

–       business information

–       consulenza specialistica

–       reference remoto (?ask a librarian)

–       giardino (?)

–       biblioteca bambini con spazi animazione

–       biblioteca ragazzi

–       spazio salotto (mamme)

–       ?andar per libri? ? letteratura

–       ?andar per libri? ? saggistica

–       multimediali con sala audio e sala A/V

–       aree tematiche su temi familiari

–       sala proiezioni e teatro

–       aree tematiche/studio

–       box riservati per studiosi

–       postazioni per ipovedenti

–       copertura wireless

–       autoprestito (grazie all?introduzione dei microchip)

–       servizi di riproduzione ed altri tramite tessera servizi (microchip)

–       uffici biblioteconomici

–       centro servizi provinciale

 

Distribuzione funzioni per piani:

 

Piano interrato:

–       stoccaggio

–       autorimessa


Piano terra:

–       bar analcolico/ristorante

–       informazioni di comunità ? conosci Vicenza

–       esposizioni ? incontri pubblici

–       bookshop

–       internetpoint

–       spazio corsi pubblici informatica

–       emeroteca

–       informazioni ? orientamento

–       prestito

 

Piano primo:

–       biblioteca bambini con spazi animazione

–       biblioteca ragazzi

–       spazio salotto (mamme)

–       ?andar per libri? ? letteratura

–       ?andar per libri? ? saggistica

–       multimediali con sala audio e sala A/V

–       aree tematiche su temi familiari

–       consulenza

 

Piano secondo:

–       sala proiezioni e teatro

–       aree tematiche/studio

–       box riservati per studiosi

–       postazioni per ipovedenti

–       consulenza specialistica

–       business information

–       uffici biblioteconomici

–       centro servizi provinciale

 

Nota:

–       Palazzo Costantini, destinato allo studio con testi propri, potrebbe offrire superficie utile per 400 posti a sedere. Il Palazzo potrebbe esser gestito in dialogo con la Fondazione Studi Universitari di Vicenza.

–       Palazzo San Giacomo manterrebbe la funzione di cuore antico, custode ed area di fruizione della documentazione di maggior pregio della Bertoliana, attrezzato però con tecnologia avanzata ed anche con box studio individuali.

–       Palazzo Cordellina, ora in restauro, garantirebbe, come previsto la funzione di sede amministrativa centrale, sede di rappresentanza, area per esposizioni temporanee.