“Gli alberi che abbellivano da decine d’anni via Carpioni sono solo l’ultima di una serie di abbattimenti sistematici effettuati dall’Amministrazione Rucco in questi 3 anni”. Lo affermano in un comunicato i consiglieri comunali di opposizione di Vicenza Sandro Pupillo e Giovanni Selmo (Da adesso in poi) riferendosi agli alberi tagliati in zona Sant’Andrea, episodio più recente, ma se ne segnalano altri, dove i cittadini si sono lamentati come in zona Villaggio del Sole. “Pensiamo ad esempio alle robinie di viale dal Verme, ai pioppi di via Btg. Val Leogra o al cedro del libano nel quartiere di san Pio X, ma ce ne sarebbero molti altri da citare. E se in ogni occasione l’Amministrazione è stata pronta a fornire motivazioni, giustificazioni o alibi sui tagli, in nessuna occasione si è voluta confrontare preventivamente con la cittadinanza e con le associazioni che da anni si prodigano per la salvaguardia del paesaggio e per la tutela dell’ambiente naturale. E, quindi, puntualmente sono moltissime e sacrosante le segnalazioni di cittadini arrabbiati e inorriditi dal fatto che da un giorno all’altro si trovano inspiegabilmente privati di un bene assai prezioso nel loro quartiere a cui erano fortemente affezionati”.
“Lo abbiamo chiesto più volte al sindaco e agli assessori competenti quale sia la progettazione di questa Amministrazione rispetto ai tagli, alle potature e agli abbattimenti e come mai non ci siano mai stati un confronto e un’informativa puntuali con la cittadinanza. E su quest’ultimo punto ci è stata data anche ragione con la promessa di porre più attenzione nella comunicazione alle persone. Ma alle parole non sono mai seguiti i fatti e i cittadini sono sempre più stufi e arrabbiati per la mancanza di ascolto e di risposte.
Cogliamo, quindi, l’occasione per riprendere la proposta fatta dal collega Ciro Asproso di istituire anche a Vicenza una “Consulta del Verde” per favorire la partecipazione attiva della cittadinanza alla pianificazione, alla gestione, alla progettazione, alla tutela, alla cura, alla valorizzazione e allo sviluppo del verde pubblico”.
“E se ci aspettiamo dal sindaco la solita risposta lagnosa e scontata rivolta a un passato da cui non riesce a liberarsi – concludono i consiglieri – gli suggeriamo di concentrarsi sul futuro con un unico criterio da seguire: il benessere dei cittadini, la tutela delle biodiversità, il verde pubblico come imprescindibile elemento di arredo urbano nei quartieri e la riduzione dell’artificializzazione degli spazi urbani”.