La difesa del ‘giusto prezzo’ per gli agricoltori contro le pratiche commerciali sleali, il futuro dell’edizione e della redazione polesana del Resto del Carlino, tutela e provvidenze per i sanitari vittime del Covid, l’adozione delle mascherine trasparenti negli uffici pubblici per facilitare le persone sorde, l’erosione delle spiagge venete, la detraibilità fiscale dei costi per la scuola guida per i giovani e degli airbag per motociclisti sono alcuni dei temi – oltre al ddl Zan e alle iniziative a supporto della famiglia tradizionale – di cui si è occupato il Consiglio regionale veneto nella seduta, interamente dedicata a mozioni e risoluzioni.
Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la mozione del presidente Roberto Ciambetti che invitava al recepimento della direttiva europea (nel frattempo già recepita dallo Stato italiano) contro le pratiche commerciali sleali nella filiera agroalimentare, a difesa in particolare della specificità delle produzioni venete. L’aula ha espresso sostegno unanime alla richiesta, avanzata dalle consigliere polesane Laura Cestari (LV) e Simona Bisaglia (ZP), che la Giunta regionale del Veneto intervenga presso l’editore del Resto del Carlino perché non chiuda la redazione di Rovigo e ne salvaguardi funzione informativa e competenze professionali.
Voto unanime sulla richiesta, avanzata dalla vicepresidente della commissione Sanità Anna Maria Bigon (Pd), di riconoscere la sindrome di Sjörgren come malattia rara, assicurando la gratuità dei farmaci e delle prestazioni ai pazienti affetti da questa patologia che causa secchezza degli occhi e alle mucose. E ok unanime alla mozione proposta da Alberto Bozza (Forza Italia) che invita le autorità nazionali a far adottare in tutti gli uffici pubblici mascherine trasparenti per facilitare la comunicazione con la persone sorde. Un ‘sì’ bipartisan è arrivato dall’aula pure sulla richiesta, illustrata dal capogruppo Pd Giacomo Possamai, di impegnare il Veneto nel promuovere l’istituzione di una rete italiana specifica della talassemia e delle emoglobinopatie.
Il Consiglio ha inoltre approvato (con 2 astenuti) la richiesta, presentata da Enoch Soranzo e dai colleghi di Fratelli d’Italia e rivolta a Governo nazionale, di riconoscere le medesime tutele e provvidenza previste per le vittime del dovere e i loro familiari anche ai medici e agli operatori sanitari che hanno pagato con la vita o con conseguenze fisiche e psicologiche la lotta al Coronavirus e il lavoro di prevenzione del contagio e di cura.
E’ stata poi accolto con voto quasi unanime (1 contrario e 3 astenuti) l’atto di indirizzo presentato dal capogruppo di Fratelli d’Italia Raffaele Speranzon per la ricostituzione del Corpo di polizia ambientale dello Stato ad ordinamento civile.
Su proposta della consigliera Simona Bisaglia (Lega) l’aula ha approvato a maggioranza (con l’astensione delle opposizioni) la proposta di rendere fiscalmente detraibili dalla dichiarazione dei redditi dei genitori la spesa per i corsi di scuola guida per i giovani neopatentati. Sempre in tema di detraibilità fiscale l’aula ha approvato con voto unanime la mozione presentata dalla presidente della commissione Sanità Sonia Brescacin (ZP) che chiede al Governo di rendere detraibili le spese per airbag da moto e dispositivi di protezione individuali al fine di migliorare la sicurezza dei motociclisti e prevenire l’esito mortale di tanti incidenti su ‘due ruote’.
Consenso trasversale ha raccolto l’appello, presentato da Elena Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), ad intervenire presso il Governo nazionale per fermare le trivellazioni nell’Alto Adriatico ed evitare la subsidenza dell’area del delta del Po.
L’aula ha invece respinto la mozione, anche questa presentata da Elena Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), che invitava la Regione ad assumere un ruolo di promozione e di guida nei confronti dei pubblici esercenti per gestire attività all’esterno (plateatici) e nell’organizzazione degli eventi culturali, al fine di superare la frammentazione delle singole Ulss.
Un ‘no’ compatto da parte della maggioranza è arrivato anche al documento presentato da Cristina Guarda(Europa Verde) che chiedeva di bloccare la discarica di car-fluff (cioè il residuo della frantumazione delle carcasse dei veicoli dismessi) prevista a Sorgà, nel territorio vocato alle coltivazioni di riso nano vialone Igt; la mozione bocciata sollecitava l’adozione di linee strategiche nazionali e regionali in materia di gestione dei rifiuti che favoriscano il riciclo e impediscano di realizzare discariche in aree di particolare pregio agricolo e ambientale. L’aula ha poi respinto l’altra mozione presentata da Cristina Guarda che sollecitava “maggiori sforzi” a livello nazionale per il recepimento della direttiva europea 2018/2001 sull’autoconsumo da fonti rinnovabili e sul sostegno alle comunità energetiche. Il capogruppo della Lega Giuseppe Pan ha spiegato che i contenuti della mozione verranno ricompresi e superati in un disegno di legge regionale di prossima presentazione.
Pollice verso da parte della maggioranza anche alla mozione del Pd, presentata da Jonatan Montanariello, che chiedeva alla Giunta di reperire nel prossimo bilancio di previsione le risorse per interventi strutturali di ripascimento e ripristino delle spiagge del litorale veneto, a sostegno dell’economia turistica balneare. “Come ex sindaco di una delle maggiori località balneari potrei essere d’accordo – ha replicato l’assessore al bilancioFrancesca Calzavara – ma va tenuto conto degli studi effettuati dall’università di Padova, degli interventi in corso, delle risorse (vedi tassa di soggiorno) e degli accordi di programma che i comuni litoranei possono mettere in campo”. Anche l’assessore all’ambiente Gianpaolo Bottacin ha ricordato che la Regione già impegna 4-5 milioni di euro l’anno per interventi strutturali e non di contrasto all’erosione delle spiagge.
Montanariello ha poi ritirato la mozione che chiedeva che la Regione intervenisse su Anas per i lavori in corso sul ponte sul Brenta sulla statale Romea, all’altezza dell’uscita Cà Lino, a Chioggia, “Il ponte è stato inaugurato ieri, Anas ha battuto sui tempi il Consiglio regionale”, ha rimarcato il consigliere Pd.
Dopo aver bocciato la mozione a favore dell’approvazione del ddl Zan, l’aula ha invece dato via libera, con i voti della maggioranza e il ‘no’ delle opposizioni alla mozione presentata dal capogruppo di Fratelli d’Italia Raffaele Speranzon con cui si impegna la Regione “a farsi parte attiva e a supportare tutte le iniziative culturali e legislative a difesa della famiglia naturale, formata dall’unione un uomo e da una donna e dagli eventuali figli concepiti o riconosciuti”. Sul concetto di famiglia tradizionale ‘nucleo fondante della società’ e sulla costituzionalità della mozione si è innescato un animato dibattito tra i rappresentanti di Fratelli d’Italia e i rappresentanti delle opposizioni Vanessa Camani e Jonatan Montanariello del Pd, Elena Ostanel del Veneto che vogliamo, Erika Baldin (M5S), il portavoce Arturo Lorenzoni.