Attivo provinciale PSI Vicenza e circolo FGS “Forward”: “ripensare sanità pubblica, sostenere lavoratori dipendenti e università”

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Si è tenuto ieri, in videoconferenza, l’Attivo provinciale del PSI e del circolo FGS “Forward”. All’ordine del giorno i referendum sull’eutanasia legale e sulla giustizia, le prossime amministrative, l’andamento della politica locale e nazionale. I socialisti vicentini organizzeranno gazebo per la raccolta firme per il referendum promosso dall’ “Associazione Luca Coscioni”, plaudono alla riforma sulla giustizia proposta dal Ministro Cartabia e approvata la Consiglio dei Ministri, auspicano che nel vicentino, alle prossime amministrative l’intero centrosinistra possa presentare candidati condivisi. Nella discussione è stato sottolineato come, dopo lo sblocco seppur parziale dei licenziamenti, le difficoltà delle imprese nel trovare personale debbano essere contrastate offrendo migliori condizioni contrattuali e non con continue richieste di aiuti pubblici. Di contro, secondo il PSI è preoccupante come alcune forze politiche, forse nella speranza di accattivarsi le simpatie di una parte del mondo dell’impresa, possano usare la crisi per eliminare il sostegno statale a chi non lavora.

Preoccupano anche le proposte di chi vorrebbe porre l’istruzione pubblica al servizio dell’impresa. Come segnalato di recente dall’ISTAT, l’Italia ha bisogno di laureati e, dopo il fallimento delle lauree triennali, appare evidente come si debba puntare sull’orientamento agli studi universitari, sull’incremento degli spazi per lo studio, degli alloggi per gli studenti, delle borse di studio. Infine, ma non meno importante, la sanità pubblica in Veneto, la cui fragilità si è manifestata nella sua gravità durante la pandemia. Restituire allo Stato la competenza legislativa relativa alla sanità pubblica, salvaguardando le competenze regionali relative all’organizzazione e al coordinamento sui territori; potenziare le politiche a sostegno della famiglia e di coloro che non avendo un impiego rischiano di dover accettare condizioni inique pur di lavorare; sollecitare politiche a sostegno degli studenti e degli Istituti scolastici; garantire la riapertura delle scuole in sicurezza; garantire i diritti civili di tutti i cittadini e di coloro che l’Italia accoglie; sostenere la ripresa economica difendendo il potere contrattuale dei lavoratori dipendenti: queste le priorità dei socialisti vicentini emerse dal dibattito.