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L’approccio ideologico dell’Europa al Green Deal rischia di avere effetti devastanti sull’economia del vecchio continente. Le materie prime scarseggiano, con forti pressioni soprattutto per rame, alluminio, acciaio, legno e materie plastiche. Questa penuria sta portando ad un esorbitante aumento del prezzo con il rischio di gravi ricadute sulle nostre imprese, già provate dalla crisi sanitaria da COVID-19. Pensiamo alle tanto decantate macchine elettriche. Queste auto richiedono sei volte gli input minerali necessari rispetto alle controparti basate sui combustibili fossili. L’orizzonte non è roseo. Infatti mentre Bruxelles si affanna per raggiungere una neutralità climatica entro il 2050, che non avrà alcun beneficio reale sull’ambiente dal momento che solo Pechino è responsabile del 30% delle emissioni mondiali di CO2, ci stiamo legando mani e piedi proprio alla Cina, che ha il monopolio di rame, litio, nichel, manganese, cobalto, graffite, zinco e terre rare. Il Green Deal ideologico dell’Europa rischia di condannare la nostra economia al fallimento.
Sergio Berlato
Deputato italiano al Parlamento europeo MEP
Parlamentare europeo del Gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei
Articolo redazionale a pagamento, offerto dal Gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei
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