In Provincia a Vicenza è arrivato l’energy manager. Una scelta imposta dalla normativa, che lo prevede per i grandi consumatori sia pubblici che privati, “ma anche una scelta che la Provincia sostiene con convinzione -spiega Cristina Balbi, consigliere provinciale con delega all’edilizia scolastica– con l’obiettivo di analizzare lo stato di fatto e individuare soluzioni che promuovano un uso più razionale dell’energia.”
Ad aggiudicarsi la gara è stato l’ing. Andrea D’Ascanio, che è già al lavoro su un patrimonio provinciale costituito da 114 fabbricati tra scuole e altri edifici.
I numeri di partenza sono importanti: nel 2020 c’è stato un consumo di gas metano di oltre 1,7 milioni di metri cubi, quasi 87mila litri di gasolio, 5,5 milioni di kw/h di teleriscaldamento, per un costo complessivo annuo di energia elettrica per l’intero patrimonio provinciale di 1.035.409 euro.
All’energy manager il compito di analizzare gli edifici della Provincia e le fonti di energia, in modo da elaborare un bilancio energetico complessivo diviso per fonte e per tipologia di utenza. A fine incarico la Provincia avrà a disposizione un database degli edifici con le caratteristiche di ognuno (APE, volumetria , tipologia di utilizzo, consumi storici). Una fotografia completa che permetterà di predisporre indicatori energetici prestazionali specifici per valutare nel tempo le performance energetiche, identificare le criticità e intervenire laddove siano necessari interventi di riqualificazione.
“Un uso razionale dell’energia -commenta la Balbi- vuol dire risparmio economico per l’ente pubblico, quindi di riflesso per i cittadini, ma anche benefici in termini ambientali, perché significa meno inquinamento, meno sprechi e privilegio alle fonti rinnovabili. Una strada che abbiamo il dovere di percorrere e in fretta. Tanto più che ora la transizione ecologica degli edifici scolastici è anche una priorità del Governo, che sta predisponendo appositi piani per la “rigenerazione” delle scuole, e come Provincia vogliamo essere guidati anche da dati tecnici nella scelta degli interventi di riqualificazione energetica.”
L’energy manager ha già individuato due interventi urgenti: la sostituzione della caldaia nella centrale termica di palazzo Arnaldi a Vicenza, sede della Provincia, con trasformazione dell’alimentazione da gasolio a gas metano, e la sostituzione delle caldaie non più riparabili all’Ipsia Perin di Valdagno con nuovi generatori a gas a condensazione. In particolare per l’istituto Perin è in corso la valutazione della soluzione tecnica ed economica che permetta un maggiore risparmio energetico possibile e l’utilizzo anche di contributi pubblici legati al Conto Termico 2.0.