Convenzione Regione-uffici giudiziari. Zaia: “siamo i primi”. Donazzan: “neolaureati ok”

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La Regione Veneto – comunica una nota ufficiale – dà una mano al funzionamento degli uffici giudiziari del Veneto fornendo oltre 200 ?aiutanti?. Una quarantina di giovani laureati in giurisprudenza, poco meno di un centinaio lavoratori in mobilità e un centinaio di persone attualmente prive di occupazione e impiegabili per lavori di pubblica utilità andranno a costituire il contingente di personale di supporto che la Regione Veneto mette a disposizione degli uffici giudiziari del Veneto per affiancare i magistrati e snellire il lavoro degli uffici dei Tribunali. 

 


Oggi il presidente della Regione Veneto ha firmato con il Procuratore della Repubblica di Venezia Bruno Cherchi e con la presidente della Corte di appello della città lagunare Ines Maria Luisa Marini le quattro convenzioni che rendono operativo l?accordo tra Regione e Ministero di Grazia e Giustizia, presente l?assessore regionale alla Formazione e al Lavoro.

?Il Veneto è la prima regione in Italia, e forse anche l?unica, ad aver siglato un protocollo con il ministro Guardasigilli per aiutare gli uffici giudiziari ad affrontare la cronica carenza di personale ? sottolinea il governatore del Veneto ? Per noi rappresenta un investimento su un settore strategico per la società e l?economia veneta?.

La Regione mette a disposizione un milione e 115 mila euro delle risorse del proprio bilancio, attinti dalla programmazione dei fondi Fse 2014-2020: 105 mila euro per sostenere le ?borse di studio? per 40 laureati in giurisprudenza in tirocinio presso magistrati, uffici giudiziari e giudizi amministrativi; 10 mila euro per coprire i costi della copertura assicurativa dei lavoratori in mobilità disponibili ad affiancare gli uffici giudiziari (percepiscono già l?indennità di disoccupazione Inps); e, infine, un milione di euro per finanziare i progetti delle amministrazioni comunali che prevedono l?inserimento lavorativo temporaneo di soggetti svantaggiati negli uffici giudiziari.

I meccanismi di inserimento sono diversi: per i laureati in giurisprudenza saranno gli uffici giudiziari a selezionare gli aspiranti tirocinanti che potranno svolgere lo stage di 18 mesi di formazione teorico-pratica presso i magistrati della Corte di Appello, dei tribunali ordinari, degli uffici requirenti di primo e secondo grado, dei tribunali di sorveglianza e di quelli per i minorenni, nonché presso i giudici amministrativi del Tar. La Regione interviene pagando le indennità di tirocinio: 300 euro per la Corte di Appello e 500 euro per la Procura.

Per i lavoratori in mobilità ? categoria in questo momento ad esaurimento a seguito della riforma degli ammortizzatori sociali e di difficile quantificazione ? la Regione li destinerà agli uffici giudiziari e pagherà i costi della copertura assicurativa Inail (10 mila euro in totale).

Infine per le persone svantaggiate (senza reddito e a rischio povertà) la Regione mette a bando un milione di euro tra i comuni capoluogo: saranno le amministrazioni comunali, in considerazione degli uffici giudiziari presenti nella circoscrizione territoriale, ad individuare i beneficiari e a finanziare il progetto formativo e di inserimento e i relativi contratti semestrali a tempo determinato e parziale (20 ore la settimana).

Per la presidente della Corte d?Appello di Venezia l?aiuto della Regione rappresenta un ?supporto importante? per affrontare ?la drammatica e cronica carenza di personale amministrativo?. ?I problemi della giustizia in Veneto e l?alto tasso di cause che finiscono in prescrizione ? ha ricordato Ines Maria Luisa Marini ? non sono legati solo all?insufficiente numero di magistrati, ma soprattutto alla mancanza di personale amministrativo?.

Di ?spirito lungimirante della Regione? ha parlato il procuratore Bruno Cherchi, ringraziando l?istituzione per la sensibilità e il duplice intervento. ?Il buon andamento della giustizia è parte integrante e fondante del buon funzionamento della società e dell?economia di un territorio?, ha ricordato il procuratore generale che nel denunciare ?l?atavica situazione di abbandono del Veneto? ha auspicato la possibilità di ?regionalizzare i concorsi? per assicurare agli uffici giudiziari ?personale competente, motivato e stabile?.

?Nel percorso che abbiamo intrapreso verso l?autonomia ? ha confermato il presidente del veneto ? l?amministrazione della giustizia è una delle materie che la Regione Veneto rivendica, sulla scorta di quanto già riconosciuto alle Regioni e alle Province autonome. In questa fase di ridisegno dell?architettura istituzionale del Paese e dell?amministrazione pubblica, sarebbe importante favorire anche la mobilità del personale tra amministrazioni. Penso per esempio al personale delle Province, o degli stessi enti regionali. Sono convinto che favorire un ricollocamento dei dipendenti, sempre su base collaborativa e volontaria, costituirebbe un investimento sulla professionalità delle persone e sul funzionamento di enti e strutture indispensabili per la qualità della vita sociale?.

?La Regione Veneto guarda lontano e investe sulla formazione dei futuri magistrati: aver finanziato una quarantina di tirocini negli uffici giudiziari di ogni ordine e grado del Veneto significa non solo offrire un valido sostegno ai magistrati in servizio nelle Procure e nei Tribunali della regine, ma soprattutto dare l?opportunità di un vero e proprio apprendistato qualificante ai laureati in giurisprudenza, anche in vista di futuri concorsi in magistratura?. A sottolineare la ?ricaduta? delle convenzioni siglate oggi a palazzo Balbi tra il presidente della Regione Veneto e i massimi referenti della Procura e della Corte d?Appello in Veneto, è l?assessore regionale alla formazione e al lavoro.

?La buona programmazione delle risorse del Fondo Sociale Europeo ? sottolinea l?assessore ? consente alla Regione non solo di fornire agli uffici giudiziari personale a bassa qualifica, indispensabile al funzionamento delle cancellerie e dei diversi uffici giudiziari, supportando un sistema in affanno cronico, ma soprattutto di fornire una valida opportunità di formazione e di specializzazione ai giovani laureati in giurisprudenza. I tirocini teorico-pratici alleneranno i neo-laureati a impostare istruttorie e a scrivere sentenze, sotto la guida di magistrati che faranno loro da tutor. Sarà una palestra formativa di grande efficacia, utile per acquisire esperienze e competenze spendibili per un più rapido accesso al mondo del lavoro, magari per futuri concorsi per nuove leve in magistratura?.

Nel frattempo ? ricorda l?assessore – la Regione sosterrà anche l?inserimento temporaneo di lavoratori in mobilità e di soggetti svantaggiati che, appositamente formati, potranno aiutare gli uffici giudiziari del territorio nel lavoro interno.