Quelli riportati di seguito (grafico diffuso dalla regione Veneto che evidenzia le percentuali di ricoverati in area critica e non critica, ndr) sono dati molto importanti che il Ministero della Salute dovrebbe fornire. Da questi dati è evidente che la vaccinazione riduce la percentuale di ospedalizzazione, ma dimostrano anche che se si è vaccinati si può prendere comunque il Covid-19, si può finire in ospedale in area non critica o in terapia intensiva e addirittura morire.
Proprio per questo sono contrario al Green pass come panacea. A Reggio Calabria ad esempio c’è stato un focolaio in una cerimonia matrimoniale a cui si poteva partecipare solo col Green Pass. Non è il Green Pass che certifica che non si ha il Covid, solo un tampone lo fa, ma dal 6 agosto chi ha il green pass da vaccinato non sarà costretto al tampone e ci sarà un effetto paradosso: ossia chi ha il green pass ma è positivo potrà fare vita normale, mentre chi non ha il Green pass ma è negativo no.
La conseguenza è che ci potranno essere tanti casi come quello di Reggio Calabria, ossia luoghi dove si creeranno focolai anche se tutti saranno liberamente entrati col Green pass. 826 nuovi positivi, sia pure molti meno in assoluto e in percentuale dei 2.821 senza Green pass, in una settimana in Veneto che erano vaccinati con doppia dose è un esempio lampante di come il Green Pass non dovrebbe esistere come lasciapassare “assoluto” ma solo probabilistico e come sia sbagliato dire che il vaccino immunizza.
Immunizzare significa essere resistente ad una malattia infettiva in quanto dotato di anticorpi specifici contro l’agente infettante e questi vaccini non ti garantiscono l’immunizzazione.
Ovviamente quello che ho scritto sul Green Pass è solo una mia opinione personale, mentre quando effettuo monitoraggi o analisi (qui tutte le analisi di Luca Fusaro su ViPiu.it, ndr) parlo solo di dati e non vado oltre.
Giustamente.
