Come da noi anticipato in diretta in occasione dell’inaugurazione del 30 luglio (“Roberto Brazzale e Camillo Langone presentano la mostra “Veneto felice” e il Premio “Eccellenti Pittori-Brazzale”: Asiago 31 luglio – 21 settembre“), il 31 luglio si è aperta ad Asiago, presso il Museo Le Carceri, la seconda edizione della mostra del Premio Eccellenti Pittori-Brazzale che, ogni anno, va a premiare l’opera d’arte più significativa prodotta in Italia nel corso dell’anno, giunto alla sua settima edizione.
Veneto Felice è la mostra dell’identità veneta valorizzata attraverso l’arte contemporanea, un progetto ambizioso ed esclusivo composto di sole opere inedite, realizzate espressamente per essere esposte nel museo di Asiago. È uno sforzo produttivo imponente che coinvolge 15 artisti di diverse generazioni e tendenze: 14 pittori e 1 ceramista. Sono in massima parte veneti, per nascita, origine famigliare o residenza, e in misura minore non veneti ma legati alla regione per il rapporto coi collezionisti veneti e l’attenzione ai soggetti veneti. Tutti gli artisti appartengono al mondo dell’arte nazionale e alcuni, in particolare Matteo Massagrande e Nicola Verlato, anche internazionale. Tutti e 15 hanno realizzato opere che esprimono il concetto di “Veneto Felice”, dunque legate al territorio nelle sue molteplici articolazioni e a una visione simpatetica di uomini e cose fra Garda e Tagliamento, Dolomiti e Laguna.
“Veneto felice è al contempo una constatazione e un auspicio: la constatazione di una caratteristica di cui il Veneto dev’essere consapevole e orgoglioso, l’auspicio per una nuova stagione di serenità” così scrive Camillo Langone, curatore della mostra, nella presentazione del catalogo “così dicendo introduco due temi, orgoglio e serenità, che nel mondo dell’arte contemporanea, che è un mondo autoreferenziale e tribale, risultano impronunciabili, quasi tabù.
Infatti, secondo gli addetti di quell’ambiente plumbeo l’arte dev’essere per forza negativa, respingente, nichilista. Secondo me può essere invece più cose diverse: può essere negativa ma anche positiva, distruttiva ma anche costruttiva… Inutile dire quale sia il tipo di arte più necessario in tempi difficili come i nostri. Secondo John Armstrong e Alain De Botton l’arte può “correggere la tendenza generale alla depressione e incoraggiare un orgoglio collettivo intelligente”. In “L’arte come terapia” scrivono che il “desiderio di sentirsi fieri della propria comunità è un impulso naturale e positivo, che merita l’attenzione degli artisti”.
Il titolo è ricavato da Giovanni Comisso, il più vitalista e radioso fra gli scrittori veneti del Novecento, ed è al contempo una constatazione e un auspicio: la constatazione di un’apprezzata caratteristica veneta, l’auspicio per una nuova stagione di serenità. Oltre che la definizione di un’arte positiva e pertanto, in quest’epoca così difficile e in un contesto artistico troppo spesso depressivo, in indispensabile controtendenza.
Partecipanti: Fabio Bianco (Mirano 1971), Vanni Cuoghi (Genova 1966), Alessandro Fogo (Thiene 1992), Giuliano Guatta (San Felice del Benaco 1967), Matteo Massagrande (Padova 1959), Raffaele Minotto (Padova 1969), Nicola Nannini (Bologna 1972), Manuel Pablo Pace (Montecchio Maggiore 1977), Mauro Reggio (Roma 1971), Enrico Robusti (Parma 1957), Elisa Rossi (Venezia 1980), Marta Sforni (Milano 1966), Lorenzo Tonda (Fiesole 1992), Nicola Verlato (Verona 1965) + Nero/Alessandro Neretti (Faenza 1980).
“Il bello artistico in Veneto è ovunque, disseminato e compenetrato, quotidiano, in osmosi con la spettacolare scenografia naturale e urbana” commenta entusiasta del contenuto e qualità delle opere realizzate Roberto Brazzale, sostenitore con i suoi fratelli di questo secondo appuntamento ad Asiago “Viverci significa essere esposti al contagio della bellezza potendone diventare portatori, procreatori, moltiplicatori, fino nelle forme minute ed utili di un pezzo di arredamento, nel taglio di un capo spalla o nell’opera ben fatta di un artigiano”
L’Altopiano con il suo grande patrimonio storico è da sempre orientato verso la contemporaneità e sensibile all’Arte nelle sue molteplici forme e per queste ragioni è stata eletta quale sede più appropriata.
Il Premio Eccellenti Pittori (www.eccellentipittori.it), ideato dal giornalista Camillo Langone, e supportato per il settimo anno consecutivo dal Gruppo Brazzale, si pone oggi come un vero” diario della pittura italiana vivente”. I requisiti dei quadri selezionati sono essenzialmente due. Devono essere italiani e dipinti da artisti viventi: “Eccellenti pittori è la casa della pittura che nasce ed è espressione dell’arte vera, viva, che mira a esaltare il talento della pittura italiana.
“In Italia siamo in presenza di una grande offerta di eccellente pittura” spiega Camillo Langone “qualcosa che non si vedeva dagli anni Sessanta, ma al tempo stesso di una scarsa domanda. Si preferisce per comodità puntare sul nostro passato artistico. Ecco perché i nostri pittori il più delle volte sono costretti a lavorare all’estero per poter fare questo mestiere”.
Fra i premi italiani d’arte, Eccellenti Pittori-Brazzale è l’unico dedicato esclusivamente alla pittura. Il solo la cui giuria non sia formata unicamente da addetti ai lavori, bensì da illustri amanti del bello. L’unico riconoscimento concentrato sulla necessità di dare visibilità alla migliore pittura italiana prodotta degli ultimi dodici mesi. Senza discriminazioni di età, stile, curriculum, senza esigere quote di iscrizione o disponibilità delle opere, e tutto ciò per avere un panorama più completo della migliore produzione pittorica contemporanea.
Durante il tempo dell’esposizione si terranno incontri e conversazioni sui temi della pittura vivente che avranno per protagonisti artisti e critici d’arte, nonché momenti musicali organizzati in collaborazione con Asiagofestival. La collaborazione con la dott.ssa Lucia Spolverini, curatrice del Museo Le Carceri, permetterà una vivace attività di laboratori didattici per bambini per avvicinarli all’arte con curiosità e grande coinvolgimento.
Camillo Langone
Camillo Langone vive a Parma, dopo avere collezionato un buon numero di città (Potenza, Vicenza, Verona, Caserta, Viterbo, Pisa, Bologna, Reggio Emilia, Trani…). Ha pubblicato dieci libri, fra i quali “Eccellenti Pittori. Gli artisti italiani di oggi da conoscere, ammirare, collezionare” (Marsilio). Scrive sul Foglio (sulle cui pagine ha inventato la figura del critico liturgico) e su Il Giornale, occupandosi in particolar modo di letteratura, architettura, enogastronomia, oltre che ovviamente di arte contemporanea