“Si posticipi l’obbligo del green pass per i minorenni” questo l’appello lanciato al governo e ai partiti politici da Luigi Scordamaglia consigliere delegato di Filiera Italia alla vigilia dell’entrata in vigore della nuova normativa che disciplinerà l’accesso ai luoghi chiusi, fra cui i ristoranti. “Con milioni di giovani fra i 12 e i 18 anni ancora non vaccinati, non per loro volontà ma a causa di lentezze burocratiche, rischiamo il caos – prosegue Scordamaglia in una nota- complicando le vacanze di tanti italiani, facendo aumentare le disdette che in queste ore arrivano copiose alle strutture ricettive e dando l’ennesimo colpo di grazia ai settori della ristorazione e del turismo che dopo 2 anni di pandemia cercavano in queste poche settimane estive un po’ di ossigeno per riprendersi”. “Come Filiera Italia siamo stati fin dall’inizio favorevoli ad ogni strumento che spingesse gli italiani a vaccinarsi, ma la parola chiave deve essere gradualità, così come è avvenuto in altri paesi, come ad esempio la Francia, dove è stata posticipata l’obbligatorietà per l’accesso ai ristoranti proprio per i giovanissimi, considerati gli ancora bassi tassi di vaccinazione”.
“Auspichiamo quindi che il prossimo Consiglio dei ministri corregga questa stortura che rischia di trasformare la norma nell’ennesimo freno a una ripresa che ormai non è più rimandabile” prosegue Scordamaglia sottolineando la necessità di prevedere, così come durante il lockdown, la possibilità per gli avventori di esibire un’autocertificazione per dimostrare i requisiti di accesso “Non possiamo chiedere agli esercenti di trasformarsi in organi di polizia”. Infine da Filiera Italia si domanda un ulteriore sforzo di chiarezza sull’obbligo vaccinale richiesto al personale degli esercizi per i quali è necessario il green pass “Non si decida oggi per domani – conclude il consigliere – altrimenti ci troveremmo nella situazione di non avere sufficiente personale proprio in agosto”.