Falso formaggio Asiago in Cile, Paolo Borchia (eurodeputato Lega) porta il caso in Europa: “Basta tarocchi, rafforzare tutele made in Italy”

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Formaggio Asiago, la guerra tra vero e falso
Formaggio Asiago, la guerra tra vero e falso

Bruxelles – “Ennesimo attacco alle tipicità venete, ora Bruxelles alzi la voce”. Paolo Borchia, eurodeputato della Lega, lancia l’allarme sulla domanda della lobby casearia statunitense Consortium of Common Food Names, che ha depositato un’istanza al Diario Oficial de Chile, la Gazzetta ufficiale cilena, per registrare tre marchi chiaramente legati alla tradizione agroalimentare italiana, come Asiago, Parmigiano e Bologna.

Paolo Borchia, eurodeputato Lega
Paolo Borchia, eurodeputato Lega

“Ho depositato un’interrogazione urgente alla Commissione europea, – spiega Borchia – è totalmente inaccettabile questo ulteriore schiaffo ai nostri produttori in nome del neoliberismo più sfrenato. Il consorzio americano non è nuovo a queste iniziative, finalizzate ad aumentare i profitti delle multinazionali con prodotti di qualità inferiore rispetto ai nostri attraverso denominazioni che ingannano i consumatori. Basta tarocchi, basta furti d’identità: l’Ue ne tenga conto in fase di rinnovo dell’accordo di associazione con il Cile, le indicazioni geografiche non sono negoziabili; serve, invece, una reazione energica per difendere il lavoro dei nostri produttori e le eccellenze della nostra tradizione agroalimentare”.

Paolo Borchia, eurodeputato della Lega