Giovedì mattina i talebani hanno conquistato Ghazni, città di 270mila abitanti a 150 chilometri dalla capitale Kabul. Si tratta del decimo capoluogo provinciale a cadere nelle mani degli insorti nel corso dell’ultima settimana di combattimenti. L’assalto alla città è iniziato intorno a mezzanotte, e dopo intensi scontri a fuoco nelle strade i talebani hanno assunto il controllo della città in mattinata, mentre il governatore locale e il capo della polizia hanno disertato e sono entrati nei loro ranghi. La città ha un alto valore strategico perché si trova sull’autostrada che in tre ore permette di arrivare a Kabul, e da lì al sud dell’Afghanistan. Combattimenti intensi sono in corso anche nella città di Lashkar Gah, centro principale del distretto di Helmand già sotto il controllo dei talebani. Gli insorti continuano a ingrossare le loro fila liberando dalle prigioni detenuti e militanti in tutte le città che passano sotto il loro controllo, dove si impossessano anche di veicoli, armi e munizioni lasciati dalle forze governative in ritirata. Anche se alcuni ufficiali statunitensi sostengono che il governo afghano non possa resistere più di altri 90 giorni prima della resa, il Presidente Ashraf Ghani sta preparando una controffensiva. Mercoledì ha sostituito il suo capo di Stato maggiore, e ora programma di affrontare i talebani facendo affidamento sulle forze speciali dell’esercito afghano, sulle milizie tribali ancora fedeli al governo e sul supporto aereo degli Stati Uniti. Secondo fonti del Guardian, l’aviazione statunitense ha intensificato negli ultimi giorni le operazioni di bombardamento e supporto dei combattenti afghani.
Fonte The Vision