Green pass, Rete Nazionale Scuola in Presenza: segnalazione a Commissione europea per procedura d’infrazione contro Italia

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Scuola in presenza Vicenza
Scuola in presenza Vicenza

La Rete Nazionale Scuola in Presenza ha appena inviato, come da comunicato che pubblcihiamo di seguito,  una segnalazione per Procedura d’Infrazione contro l’Italia alla Commissione Europea contro il provvedimento del Green Pass e ha, inoltre, sollecitato tutti i suoi cittadini a unirsi a questa iniziativa inviando a loro volta segnalazione alla Commissione Europea (qui le istruzioni relative)

Il D.L. 6 agosto 2021 n. 111 disciplina diversi temi riguardanti il contenimento della pandemia da Sars Cov-2. Purtroppo, ancora una volta a fare le spese dei provvedimenti di governo sono le famiglie italiane che rappresentiamo, e che ci hanno manifestato la loro viva preoccupazione. La norma che concede ai sindaci la possibilita? di chiudere le scuole in zona arancione o rossa rappresenta un’autorizzazione implicita al facile ricorso alla DAD perche? concede, cosi? come e? gia? avvenuto per tutto l'anno scolastico 2020/21, facolta? di chiusura sulla base di criteri arbitrari ed illegittimi perche? fondati non gia? su dati epidemiologici allarmanti bensi? su base preventiva e discrezionale. Il D.L. 111 stabilisce ulteriormente il permanere in via generale dell’obbligo di mascherina per tutti gli alunni: unica deroga ammessa a tale obbligo e? per la fascia dai 12 anni in su, a condizione che tutti gli alunni di una classe siano vaccinati o guariti dal Covid. Oltre a porre evidenti problemi di riservatezza, il provvedimento innesca gravissimi rischi di discriminazione e di stigmatizzazione sociale per gli studenti che non sono vaccinati. Auspichiamo che la sentenza del TAR Lazio (9/08/2021), che ha dichiarato illegittimo l'obbligo di mascherina fino ai 12 anni, costituisca precedente. Il DL introduce inoltre gli screening per la popolazione scolastica: per mesi la nostra Rete ha incontrato esponenti parlamentari e governativi di tutti gli schieramenti, spiegando dati alla mano che lo strumento piu? adeguato ed efficace e? quello del tracciamento e non degli screening a tappeto. Abbiamo inoltre consegnato al Gabinetto del Ministro della Salute una proposta di tracciamento adeguata alla situazione attuale. I documenti ufficiali, tuttavia, sono ancora fermi al protocollo scolastico dello scorso 30 gennaio 2021. Per quanto riguarda la vaccinazione richiesta ai minori, e? noto che ogni trattamento medico, prima di poter essere richiesto o addirittura implicitamente imposto, debba rispondere ai seguenti criteri: 1) il trattamento deve essere efficace; 2) il trattamento non deve nuocere al soggetto; 3) il soggetto deve averne bisogno. Il criterio 1) e? venuto meno laddove le evidenze certificano che anche un soggetto vaccinato puo? contrarre infezione; il criterio 2) e? ancora in itinere di verifica; il criterio 3) e? stato completamente disatteso (la mortalita? nella fascia 0-19 anni e? dello 0,0003%, e gli ospedalizzati di questa fascia di eta?, nel 2020, sono stati poco piu? di un centinaio). Ciononostante, la misura del “passaporto verde” per i minori e? gia? entrata in vigore. Imporre il green pass per frequentare l’universita?, andare in biblioteca o fare attivita? sportiva al chiuso, alla fascia d’eta? che nulla ha da temere dal Covid e? una scelta di “tutela dei cittadini” o una misura politica coercitiva che nulla ha a che fare con il contenimento della pandemia?

La Rete Nazionale Scuola in Presenza si fa carico, da quasi due anni, della gestione dei disagi delle famiglie e ha svolto, di fatto, un ruolo importante di ammortizzatore sociale, specialmente in alcune Regioni dove le spinte alla protesta si fanno sempre piu? impetuose e le intenzioni di ricorrere in giustizia sempre piu? frequenti. Per tale motivo, esortiamo le Istituzioni a convocare Tavoli territoriali permanenti per condividere ogni decisione prima dell’inizio ufficiale dell’anno scolastico.

Nel comunicare che la Rete ha appena inviato segnalazione per Procedura d’Infrazione contro l’Italia alla Commissione Europea contro il provvedimento del Green Pass, ricordiamo che la democrazia ha bisogno di un confronto sereno tra i cittadini, senza stigmatizzazioni o prese di posizioni a priori e prive di dati evidence-based. Questo va a vantaggio di tutti, soprattutto dei nostri bambini e ragazzi.

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