“Quest’estate stiamo toccando con mano l’intensificarsi di fenomeni climatici estremi. Le foreste in Italia bruciano, e con esse anche l’Amazzonia, la Siberia, il Nord ed il Sud dell’Africa. Stiamo assistendo sbigottiti al rapidissimo scioglimento della Groenlandia, con temperature che superano i 50°C in Pakistan e che li sfiorano in Sicilia. La crisi climatica è qui ed ora” affermano gli organizzatori. “Il rapporto dell’IPCC non lascia spazio a mezze misure. I cambiamenti climatici sono opera dell’attività umana, più precisamente di questo modello di sviluppo. Se oggi non facciamo nulla per cambiare rotta entro un secolo la terra diventerà un pianeta invivibile. Il mare divorerà le città, l’acqua potabile sarà difficile da trovare e il clima diventerà imprevedibile costringendo alla migrazione milioni di persone, cosa che sta succedendo anche adesso. Non bastano neanche le soluzioni timide che mirano a salvaguardare questo modello di sviluppo: il capitalismo predatorio ha sfruttato le risorse naturali al punto di danneggiare l’ecosistema terra in modo irreversibile, quello che dobbiamo fare è cambiarlo! Mantenere lo status quo vuol dire condannare l’umanità in una lenta agonia tra finte soluzioni alla crisi climatica e il greenwashing delle multinazionali. Chi fino ad oggi ha guadagnato dallo sfruttamento delle risorse deve pagare e mettere a posto i danni. E’ ora di tornare in piazza per pretendere soluzioni da chi in questo momento prende le decisioni. A Novembre a Glasgow si terrà la Cop26 per far fronte ai cambiamenti climatici. Abbiamo davanti un autunno di mobilitazioni: Il 24 Settembre organizzeremo il sciopero climatico per tornare a riempire le strade delle città e dal 30 Settembre al 2 Ottobre ci faremo sentire durante i giorni della pre Cop sul clima partecipando al Climate Camp di Milano. Il tempo delle parole e delle promesse deve finire – conclude la nota degli organizzatori -.E’ ora di agire per il pianeta! E’ ora di tornare ad essere marea”.
