Padova, scritte estrema destra contro Marcato (Lega): solidarietà Montanariello (PD) e Villanova (lista Zaia)

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foto dell'articolo del Mattino di Padova sulle scritte contro l'assessore Marcato
foto dell'articolo del Mattino di Padova sulle scritte contro l'assessore Marcato

Non è andata giù all’estrema destra padovana la presa di posizione dell’assessore leghista veneto Roberto Marcato contro le esternazioni del sottosegretario Durigon, strenuamente difeso da Salvini, che ha proposto di cambiare il nome del parco Falcone e Borsellino di Latina per tornare ad intitolarlo ad Arnaldo Mussolini, fratello del Duce e non estraneo all’operato del regime fascista. Nemmeno il cordoglio per la morte di Gino Strada è stato gradito e così fuori dall’ex stadio Appiani di Padova è comparsa la scritta “meglio un giorno da leone che cent’anni da Marcato”, che riprende la frase appartenente alla retorica della Grande Guerra nel periodo di Caporetto, poi fatta sua da Benito Mussolini (ove, ovviamente, invece che Marcato c’era il termine pecora). Marcato non ha voluto rispondere ma ha incassato la solidarietà bipartisan di Villanova (lista Zaia) e Montanariello (PD).

“Solidarietà all’assessore Roberto Marcato, collega ed amico, colpito dalla rabbia e dalla stupidità di chi non vuole capire che la Lega non c’entra nulla e nulla ha da spartire con il fascismo”. Così il capogruppo di Zaia Presidente in Consiglio regionale, Alberto Villanova, commenta la scritta apparsa sui muri dell’Appiani contro l’assessore Roberto Marcato.

“Auspico che le forze dell’ordine trovino la mano di chi ha commesso questo gesto vigliacco – aggiunge il consigliere – E’ probabile che sia la stessa mano che ha dato via alle offese sui social di qualche giorno fa. Ancora più grave è che sia stato un messaggio di cordoglio per una persona scomparsa a dar vita a tanto rancore e a tanta rabbia”.

“Possiamo essere d’accordo o in disaccordo sulle linee politiche, ma davanti alla morte tutti dovrebbero portare rispetto e questo dà il senso dell’intelligenza e dell’umanità di questi attivisti dell’estrema destra”.

“Vicinanza al nostro assessore, la strada che sta percorrendo, quella del rispetto, della riconoscenza e della dignità umana è l’unica per noi. Concludo citando un verso dantesco: ‘Non ti curàr di lór, ma guarda e passa’”.

“Quando l’odio e la rabbia prendono il sopravvento la civiltà ha perso – scrive invece su Facebook Montanariello -. Roberto Marcato persona corretta ed avversario non nemico, avversario politico leale, pur con vedute diverse va riconosciuto il suo impegno per il popolo Veneto. Roberto non ti curar di loro, un abbraccio”.