?Quanto emerso nelle ultime ore rispetto al caso PFAS, con l?autorizzazione giunta alla Miteni da parte di un dirigente regionale a sversare ulteriori sostanze simili ai PFOA è sconcertante – questo il pensiero in una nota della deputata veneta Silvia Benedetti – ?Già in una situazione normale non dovrebbe essere permesso lo sversamento di tali sostanze, figuriamoci in quella già grave in partenza della Miteni. Il fatto che tale autorizzazione, secondo il Dirigente dell?Area Tutela e Sviluppo della Regione Veneto Alessandro Benassi, non sarebbe altro che la ratifica di un parere positivo da una Conferenza dei Servizi tra Regione, Provincia, Arpav aggrava il tutto ed assume contorni grotteschi.
Come si è potuto dare parere positivo quando lo scandalo era appena scoppiato? La giustificazione del Dirigente Benassi secondo cui <<all?epoca non esistevano limiti per i PFAS>> non è ammissibile, perché nel 2014 si era già capito che qualcosa di grave a livello ambientale era successo. E perché l?allarme, giunto a Palazzo Balbi il 13 marzo scorso dal Ministero delle Infrastrutture olandese, è stato considerato solo tre mesi dopo? Non oso pensare cosa sarebbe successo se tale allarme non fosse giunto. Perfino il Governo olandese pare essere più interessato alla salute dei veneti della Giunta Regionale?
?Qualcuno dovrà rispondere a tutte queste domande?, tuona Benedetti, ?Chi ha autorizzato tali comportamenti e chi li ha messi in pratica ha attentato alla salute pubblica e ne risponderà, assumendosene la responsabilità, nelle sedi competenti e di fronte ai cittadini. Cittadini, che, rappresentati dalle <<Mamme NO PFAS>>, oggi protesteranno davanti alla Procura di Vicenza alle ore 16.00 ed a cui esprimo il massimo sostegno per la loro battaglia a salvaguardia delle generazioni future?, termina la portavoce.